Picchiata e rapinata da clandestino: chiede danni al Governo

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SE TUTTE LE VITTIME DI CLANDESTINI CITASSERO IN GIUDIZIO IL GOVERNO, ALTRO CHE ‘BUCO DI BILANCIO’…

PADOVA – Pestata e rapinata da un clandestino, come capita a migliaia di donne. Ma c’è una differenza, la donna ha chiesto i danni allo Stato Italiano, responsabile indiretto del crimine, visto che il clandestino non sarebbe dovuto essere in Italia.

La donna è una quarantenne moldava, addetta alle pulizie in alcuni studi legali cittadini: una delle 7 vittime di Taoufik Souilah, tunisino 28enne autore di numerosi stupri e rapine nell’inverno scorso.

La donna si è costituita parte civile e chiesto i danni alla Presidenza del Consiglio.

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Nel febbraio scorso, l’uomo picchiò e derubò la donna. Poi violentò e rapinò altre quattro donne.

Il legale della vittima, Evita Della Riccia, ha chiesto al gip di citare in giudizio il governo, visto che il clandestino è nullatenente.

Purtroppo, l’eventuale conto lo pagheranno i contribuenti. Dovrebbero invece rispondere in solito di responsabili dello scempio. I Renzi, gli Alfano, le Boldrini. Tutti quei marinaretti che raccolgono migliaia di potenziali stupratori in alto mare: sono loro, i responsabili.




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