Lo Spallanzani è in prima linea contro l’Ebola. L’opinione dei romani non conta.
E’ infatti appena stata approvata, un’azione bilaterale tra le Ong e l’Istituto romano, per la prevenzione e il trattamento del virus.
Si parla di ‘nuove iniziative umanitarie dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo’. Che in soldoni significa arrivo di infetti.
Il governatore Zingaretti è entusiasta, e non perde l’occasione di chiedere finanziamenti aggiuntivi.
Intanto, le autorità mettono le mani avanti. Preparano il terreno con un fuoco di fila di strampalate teorie: “Se in Italia o in qualsiasi altro Paese occidentale spiega alla Dire il presidente della Società Italiana di Microbiologia, Anna Teresa Palamara – dovesse arrivare un malato di Ebola, come insegnano le più comuni e antiche norme di prevenzione e controllo delle infezioni, verrebbe correttamente isolato e l’epidemia non avrebbe nessuna possibilità di diffondersi”.
Le ‘antiche norme’ prevedevano la quarantena…
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