Ecco l’asilo dove sono tutti stranieri, e noi paghiamo

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SOLO 1 BAMBINA SU 66 ALUNNI: OSTAGGIO DELL’IMMIGRAZIONE

PADOVA – Nella scuola materna del quartiere Arcella a Padova su 66 bambini iscritti, c’è solo una bimba italiana. E’ circondata.

A denunciare la sproporzione proprio la mamma della piccola padovana secondo la quale la scelta educativa e didattica è sbagliata.

La donna ha scritto al sindaco Massimo Bitonci, anche se la scuola è statale e non comunale, preoccupata che la bambina non possa essere indirizzata verso un cultura cristiana.

La porti via di lì. Prima che sia rovinata per sempre.

Una preoccupazione condivisa dalle sei insegnanti che lamentano l’assenza di mediatori linguistici e culturali.

Quindi, secondo queste ‘insegnanti’, oltre a pagare loro, noi contribuenti dovremmo pagare ‘mediatori culturali’ e anche qualcuno che ‘traduca’ durante le lezioni…

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Ormai le scuole materne sono ‘cosa loro’. Noi paghiamo le tasse per pagare gli insegnamenti ai loro figli. Le ‘risorse’.

I genitori italiani, quelli che possono, sono costretti a rivolgersi a struttura private, spesso ecclesiali (un altro motivo che spinge molti preti ad essere favorevoli all’invasione, è che gli italiani sono costretti a correre poi nelle loro scuole: a pagamento), quelli che non possono, o si tengono i bambini a casa, o vengono risucchiati verso il basso e i loro figli verso un non futuro.

E’ l’immigrazione, che lascia indietro i poveri autoctoni.

La risposta di Bitonci:

“Il modello di integrazione del Governo Renzi è sbagliato. Gli alunni italiani non possono essere penalizzati nell’apprendimento, tanto della lingua italiana quanto di altre discipline, dalla presenza massiccia di alunni stranieri. Il caso limite di Padova grida vendetta. Le mie dichiarazioni non hanno alcun intento di tipo discriminatorio. Per favorire l’apprendimento degli alunni stranieri, quanto di quelli italiani, occorre istituire delle classi ponte, che consentano ai primi di superare il gap accumulato, ai secondi di non maturare ritardi rispetto ai coetanei che frequentano altri istituti. Le risposte devono arrivare dal Governo Renzi: l’imbarazzo dei genitori dell’unico bambino italiano della materna Quadrifoglio e degli insegnanti è comprensibile.”

Questa è solo una pezza ad un problema che non è risolvibile se non eliminando la fonte: stop immigrazione, stop ricongiungimenti che sono un costo per il nostro welfare.

La separazione scolastica tra noi e loro è sicuramente auspicabile come misura temporanea, ma è quella ‘geografica’, l’unica soluzione reale. E definitiva al collasso del nostro sistema sociale.




3 pensieri su “Ecco l’asilo dove sono tutti stranieri, e noi paghiamo”

  1. Beh se ne entrano 1500 al giorno e si riproducono come i conigli, è normale che prima o poi tutte le scuole saranno così. Considerate poi che molti uomini musulmani hanno 4 mogli con minimo 3-4 figli a testa. Fate i conti. Nella maggior parte delle scuole di Londra è ormai impossibile trovare dei bambini inglesi. I pochi genitori inglesi rimasti sono costretti a mandare i figli nelle scuole private, che costano una fortuna – e il motivo di questa decisione non è tanto di natura educativa quanto ideologica. Infatti, nelle scuole pubbliche i bambini non musulmani vengono apertamente insultati e discriminati.

I commenti sono chiusi.