Prefetto minaccia requisire immobili per darli a clandestini

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“Le dichiarazioni del Prefetto di Venezia Domenico Cuttaia, in merito alla possibilità di requisire immobili della Pubblica Amministrazione per ospitare i profughi in arrivo, hanno dell’incredibile. Trovare una collocazione per i nuovi arrivati è compito del Governo e di chi ha voluto l’operazione “Mare Nostrum”. I sindaci non hanno responsabilità e non possono privare i cittadini di strutture comunali che dovrebbero accogliere chi ne ha diritto e attende un alloggio da anni in situazione di grave indigenza”.

Lo dichiara il sindaco di Padova Massimo Bitonci.

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A tal proposito, ricordiamo questa vicenda:

‘REQUISIRE SECONDE CASE PER CLANDESTINI’: CIRCOLARE CHOC A PADOVA – DOC

Sempre smentita dalla prefettura, ma probabilmente sventata solo dalla vittoria di Bitonci.

E proprio ieri, a Padova, era stata approvata dalla giunta
Comunale  la revisione delle norme per l’assegnazione
di alloggi di edilizia residenziale pubblica che prevede
l’assegnazione d’ufficio di 8 punti a chi risiede da almeno 20
anni a Padova, 4 a chi ha la residenza da 15 anni, 2 punti da
chi invece risiede da almeno 10 anni. Adesso passa al Consiglio
comunale per il voto di approvazione.
Rivisti anche i criteri di assegnazione delle abitazioni
concesse dal Comune con il progetto ‘Casa Buona’ per
l’assegnazione di alloggi a nuclei familiari in condizioni di
difficoltà temporanea.
“La situazione di grave crisi economica ha reso necessario
rivedere le condizioni previste dalla legge regionale per
l’attribuzione di un punteggio – ha spiegato l’assessore
Alessandra Brunetti – Gli alloggi a disposizione non
garantiscono a tutti coloro che sono in graduatoria la
possibilità d’assegnazione di un’abitazione di edilizia
residenziale. Pertanto si è ritenuto di tutelare preliminarmente
i soggetti che da più anni risiedono a Padova”.



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