Veleno a tavola: l’epatite in frutti di bosco da Polonia e Bulgaria

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L’Efsa, l’agenzia per la sicurezza alimentare con sede a Parma, ha individuato i responsabili dell’incremento dei casi di epatite in diversi Paesi europei a partire dallo scorso anno.

ibes e viola mora. Perché i veicoli dell’infezione – afferma Efsa – sono stati proprio alcuni

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Come già si sapeva, i veicoli dell’infezione sono stati i frutti di bosco surgelati contaminati dal pericoloso virus. Dopo una analisi su un ampio campione di persone infette, si è risaliti alle more prodotte in Bulgaria e a ribes confezionati in Polonia, lotti contaminati di frutti congelati, venduti poi in tutta la Ue, Italia compresa, in nome della ‘libera circolazione’. Libertà di ammalarsi. Accade, quando non ci sono controlli, perché non ci sono più frontiere dove farli.

I frutti di bosco contaminati sono passati attraverso 12 diverse imprese alimentari. Ulteriori indagini, affidate alle autorità dei Paesi dove queste società operano, dovranno appurare in quale fase della filiera è avvenuto il contagio.

Partite di quei frutti contaminati sono ancora essere in circolazione, avverte l’Efsa.




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