E’ stato raggiunto l’accordo tra i 28 kamikaze dell’Unione europea per il nuovo pacchetto di sanzioni verso la Russia. Il pacchetto di provvedimenti è stato formalmente adottato lunedì, ma la pubblicazione tenuta in sospeso.

Questo non ostante il cessate il fuoco in Ucraina e i negoziati sullo status dell’Est.

Inevitabilmente dura la reazione di Mosca, che annuncia una “risposta adeguata” proporzionata “ai danni causati all’economia russa”. Le nuove misure, secondo il portavode del ministero degli Esteri russo, rappresentano una linea assolutamente non amichevole e “contraddicono gli interessi della stessa Unione Europea”.

Il testo sulle nuove misure non è ancora noto, ma tra i provvedimenti ci sarebbe una stretta sull’accesso ai mercati finanziari europei per una serie di imprese e banche russe, una limitazione delle esportazione di beni tecnologici russi e misure individuali verso alcuni alti funzionari russi, con la limitazione dei loro spostamenti in Europa e il congelamento degli asset.

E’ quindi prevalsa la linea del padrone oltre oceano.

Prepariamoci all’ampliamento dell’embargo russo, e alla perdita di 1 milione di posti di lavoro in Italia.