Centinaia di voli dalla Ue verso l’Asia ogni settimana, affronteranno enormi disagi.

La Russia infatti ha minacciato di chiudere il suo spazio aereo ai vettori occidentali in risposta alle nuove sanzioni dell’Unione europea per la crisi in Ucraina.

La mossa, che aumenterebbe i costi per i passeggeri, costringendo le compagnie aeree a intraprendere percorsi più lunghi e tortuosi utilizzati durante la Guerra Fredda, è stata annunciata da Dmitry Medvedev, il primo ministro della Russia.

Medvedev ha detto al giornale Vedomosti: “Ho sperato che i nostri partner sarebbero stati più intelligenti. Se ci sono sanzioni relative a energia, o ulteriori limiti per il nostro settore finanziario, dovremo rispondere in modo asimmetrico”.
“Credevamo di avere rapporti di amicizia con i nostri partner, per questo il cielo sopra la Russia è aperto ai voli. Ma se hanno messo dei limiti su di noi dovremo rispondere.”

Fonti del settore dell’aviazione hanno detto che bypassare lo spazio aereo russo significherebbe voli più lunghi verso il Sud-Est asiatico. Anche perché, i corridoi alternativi – Iraq, Siria – non sono molto appetibili, attualmente.

Lufthansa sarebbe il vettore più duramente colpito.

Compagnie aeree americane sarebbero più facilmente in grado di elaborare piani di volo che costeggiano la regione rispetto ai loro omologhi europei, ma noi facciamo gli interessi Usa, non i nostri.

Dei 1.600 voli operati da 39 compagnie aeree nella settimana tra il 29 luglio e il 6 agosto, circa la metà sono stati operati da vettori comunitari e 469 erano condivisi da Lufthansa e Air France / KLM, secondo i dati di Flightradar24.