Bergamo, figli di immigrati pronti a invadere le scuole

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Bergamo – Il processo di sostituzione etnica e culturale che colpisce l’Italia è particolarmente visibile nelle scuole. La presenza di alunni stranieri cresce anno dopo anno e questo crea seri problemi alle famiglie italiane, soprattutto a quelle che non hanno la possibilità di scegliere e sono costrette ad iscrivere i propri figli presso le strutture pubbliche, le più colpite dal fenomeno.

Nelle scuole di questo tipo è facile assistere al formarsi di gruppi in base all’identità etnica e culturale di appartenenza, una tendenza naturale che caratterizza tutti gli ambienti multietnici. La socializzazione è indubbiamente più agevole tra simili. Gli alunni stranieri, inoltre, spesso e volentieri non conoscono bene l’italiano in quanto in ambito familiare si confrontano utilizzando la lingua del Paese di origine. Questa situazione crea inevitabili rallentamenti nell’attività didattica e a pagarne le conseguenze sono esclusivamente gli alunni italiani.

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Dati allarmanti giungono ad esempio da Bergamo.  Sono previsti circa 26 mila studenti con cittadinanza non italiana, su un totale di171.854 giovani che a partire da venerdì 12 settembre 2014 torneranno ad affollare le scuole bergamasche. Nel 2000 erano appena 3.570, dato che mette in evidenza i danni causati dall’immigrazione selvaggia degli ultimi anni.

I marocchini sono i più numerosi, seguiti da albanesi, rumeni, indiani, senegalesi, boliviani e pachistani.  «Bambini e ragazzi, voi che siete la generazione smart, vivete la scuola come la vostra grande opportunità di futuro». Questo il saluto ad alunni e studenti da parte del dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo Patrizia Graziani.

Quali “opportunità di futuro”  possono mai esserci in una scuola devastata dall’immigrazione? Degrado morale e culturale, violenza e segregazione etnica saranno le uniche opportunità, almeno fino a quando non si deciderà di restituire le scuole italiane agli italiani.




4 pensieri su “Bergamo, figli di immigrati pronti a invadere le scuole”

  1. La follia che dilaga, sono pienamente convinto che conoscere altre culture ti arricchisca, ma non perdendo la propria cultura e le proprie radici, non a queste condizioni. in italia si stanno confondendo troppo sovente valori e ragionamenti, grazie ad un dilagare di buonismo indotto, e ad un governo fallato o per lo meno con idee distruttive verso gli italiani, questi stranieri/clandestini arrivano con le pretese di dettare legge, di cambiare le abitudini di milioni di italiani, si sa che l’italia e cristiana, ed a parte negli ultimi anni i musulmani non esistevano (intendo che erano veramente pochi) quindi perché pretendere con arroganza quando bastava restare a casa tua e lottare per cio che ritieni giusto e doveroso? sento storie assurde per giustificare queste migrazioni e per giustificare questi cambiamenti (direzionati verso il nuovo ordine mondiale, a parere mio oltre ad un immenso potere sulla dignità umana, la stessa teoria degli zar russi, ovvero che più e vasto il territorio intorno a loro più sarà difficile perdere ed essere invasi, e già difficile farsi rispettare dal proprio comune, figuriamoci quando chi comanda e a milioni di km di distanza, e riflettendoci ci può essere solo caos.), non ci sono parole, comunque e come se io mi volessi infilare a casa di qualcuno e questo mi deve accettare, mantenere, se per ipotesi e vegetariano deve mangiare la carne, e così via, sfido chiunque che non accetterebbe neanche il primo punto. se queste persone si integrassero come giusto sarebbe, non ci sarebbero tanti problemi, ma loro non vogliono integrarsi, togliendo il terrorismo, scappano da uno stato che non ha dato frutti (chissà come mai) e pensano che l’italia possa mantenere la sua gloria diventando di loro. Tanti se ne sono andati dall’italia, ma chi e restato la ha ricostruita, il duce ci ha dato dei sostegni economici e si e lottato per avere tutto ciò che ci stanno portando via (a partire dallo stato). nessuno pensa mai che l’alimentazione di un cristiano rispetto ad un musulmano e molto diversa.

  2. l’alimentazione tipica di un italiano (finchè se lo poteva permettere) cominciamo col dire che del maiale non si butta via niente, e già qui credo di dare un idea, ma approfondiamo un pochettino l’argomento senza scendere troppo nel dettaglio regionale perché non sono abbastanza preparato, ma credo che questo piccolo elenco base renda l’idea: mortadella, pancetta, lardo, coppa, speck, prosciutto cotto e crudo, salame cotto e crudo, salami insaporiti con spezie, vini ed altro, salsiccia, tritata per il ragù, carne alla brace, dalle bistecche alle costole, il fantastico maialino sardo, e questa e la base di partenza per arrivare agli agnolotti e a tutte le ricette tipiche regionali. se una cosa non la mangi, non e un problema continuare a non mangiarla, ma credo che questi alimenti facciano pienamente e quotidianamente parte della nostra cultura. io sono celiaco, non posso mangiare frumento, praticamente la farina che utilizziamo per fare pane, pasta, pizza e tante altre ricette, non mi rende felice, quando faccio straordinario a lavoro o non mangio o devo prendere cose più costose, se sono in giro ed ho fame non posso semplicemente fermarmi al bar e prendermi qualcosa, fin che non ho scoperto di essere celiaco ero convinto che oltre al frumento orzo farro, ecc… ci fossero tante altre cose da mangiare, ringrazio dio che hanno inventato pane pasta pizza e farine per celiaci, non sono il massimo, ma ti permettono di colmare un vuoto emotivo, anche solo un gesto insignificante come fare la classica scarpetta nel piatto quando si finisce di mangiare la pasta o altro, e ti permettono di continuare a mangiare un sacco di piatti tipici, nuovi o classici con cui sei cresciuto e mai avresti pensato di morirci senza. L’islamizzazione di un popolo, non e un gioco, quello che cerco di far capire e che dietro ad un nome come MAIALE, c’e tanta storia, cultura, abitudini, felicità e serenità, magari festeggiando con amici e parenti. vivi anche senza, ma non per un imposizione ingiusta, dove si trova l’arricchimento culturale? oltretutto gli animali secondo i musulmani vanno sgozzati da un uomo musulmano, perché la vita gli deve scivolare via, una sofferenza inutile per un animale che ha già il destino segnato, la superficialità delle persone che credono in un integrazione e rispetto reciproco, forse non hanno ben chiaro quali siano le differenze culturali. p.s. anche sui pesci ci sono restrizioni, solo pesci con squame, ad esempio le anguille sarebbero proibite.

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