Al Bano: “Istria è italiana”

Vox
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Al Bano, parlando di Russia e Putin: «Penso che Putin abbia ragione. Quella parte d’Ucraina era Russia ed è Russia. Lo sai che anche Krusciov era ucraino? I separatisti lottano per rimanere russi. È come con l’Istria: tutti sappiamo che è italiana, anche se abbiamo accettato i diktat delle superpotenze».

Noi purtroppo siamo alla fase ‘Eltsin’.

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E lo dimostra la domanda successiva del giornalista del Corriere:

Ma noi mica mandiamo le truppe per «proteggere» gl’italiani d’Istria…
«I filorussi chiedono aiuto: se un popolo vuole staccarsi da uno Stato, perché no? In Crimea s’è fatto un referendum, il 90 per cento voleva stare con la Russia e se n’è preso atto».

Le parole di Al Bano dimostrano che il danno fatto dalla propaganda ‘democratica’ in questi decenni non sono poi arrivati così in profondità.




2 pensieri su “Al Bano: “Istria è italiana””

  1. Bellissime le parole del sig. Albano Carrisi, assolutamente condivisibili. Le sue dichiarazioni credo derivino dal fatto che lui – a differenza delle generazioni successive – non é stato indottrinato da questa scuola italiana in cui la quasi totalità degli insegnanti di lettere é apertamente di sinistra, quella sinistra che ha acconsentito al distacco dell’lstria dall’Italia, e che ha tenuto nascosto per 50 anni i crimini commessi dai partigiani titini (comunisti) ai danni delle popolazioni italofone della zona, che costituivano il 60% della popolazione complessiva.

    La vicenda dell’Istria e degli italiani (civili e militari) infoibati da quei criminali slavi, é la dimostrazione di come le cosiddette “potenze democratiche”, ovvero USA, GB e Francia, quando conviene loro scendono tranquillamente a patti con dittatori sanguinari e assassini quale era il croato Josip Broz detto Tito: se erano davvero democratiche, sarebbero state amiche dell’Italia, essa avrebbe mantenuto la sua parte orientale, e l’avrebbero aiutata nel fermare le violenze jugoslave.

    I fatti che stanno oggi avvenendo nell’Ucraina orientale e quelli accaduti al termine della seconda guerra mondiale in Istria, hanno una cosa in comune: pulizia etnica.

    Si spera che prima o poi le violenze ucraine nella parte est ai danni delle popolazioni russofone cessino definitivamente, e che non finisca come in Istria, dove gli italiani che prima erano maggioranza, oggi sono minoranza, con circa 20 mila individui su 350 mila totali.

    Proprio per quest’ultima ragione, pur essendo anch’io dell’idea che l’Istria é italiana é tale rimarrà per sempre anche se amministrativamente é divisa tra Slovenia e Croazia, qualsiasi futura pretesa di riappropriazione di questo pezzo di patria indebitamente scippatoci nel 1947, sia inutile e anacronistica.

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