Tubercolosi: a Bologna 150 bambini costretti a test dopo contagio

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I bambini che hanno partecipato a Bologna ai campi estivi organizzati dal Villaggio del Fanciullo, in via Bonaventura Cavalieri, tra la fine di giugno e i primi di luglio, sono tutti stati costretti a sottoporsi a test per accertare che non abbiano contratto la tubercolosi.

I 150 bambini sono entrati in contatto con una ‘operatrice’ che si è ammalata di tubercolosi polmonare proprio a causa dei suoi contatti quotidiani con bambini provenienti da famiglie a rischio.

I test Mantoux verranno somministrati anche ad altri otto responsabili che hanno lavorato con la donna nello stesso periodo.

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“Gestiamo l’impianto da undici anni ed è la prima volta che succede una cosa del genere”, ha detto il direttore Pier Antonio Marchesi, aggiungendo che “Non sappiamo dove e come si sia potuta ammalare l’operatrice”. Ma chissà come sarà successo…

Si tratta del secondo episodio di tubercolosi con bambini coinvolti a Bologna, dopo il caso dello scorso maggio alla piscina di via Ca’ Selvatica.

Per tutte le malattie infettive, la tendenza a Bologna e provincia è in aumento.




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