Scuola: a Torino impongono il ‘diario multietnico’

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Da metà settembre 5000 studenti torinesi delle scuole medie avranno all’interno del proprio diario un vocabolario di romeno-albanese-arabo con un elenco delle festività religiose islamiche. E’ l’integrazione al contrario dei fanatici dell’accoglienza che cerca di indottrinare i ragazzini fin dalla più tenera età.

Prossimamente, sempre per ‘favorire la integrazione’, le ragazzine saranno ‘invitate’ ad indossare il velo in classe.

E’ il progetto di lavaggio del cervello denominato orwellianamente “Diario per Amico”, volto a favorire la disgregazione della popolazione italiana in un marasma multietnico indistinto.

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Il vocabolario multietinico conterrà una lunga serie di parole attinenti alla scuola tradotte in diverse lingue. Un’idea etnicamente masochista ed eversiva nata dalla mente di tal Bruno Zallio, un docente in pensione che non ha smesso di fare danni.

Il progetto “Diario per amico”, infatti, ha una storia lunga che dura 21 anni, nata sulla direttrice Avigliana, Susa, Giaveno per ovviare – dicono loro – a produzioni commerciali di diari poco educativi. Solo che si deve sostituire ‘educativi’ con ‘lavaggio del cervello’.

Il “Diario per Amico” dell’anno scolastico 2014-2015 sarà ovviamente presentato ufficialmente il 13 settembre all’istituto scolastico ‘King’ di Grugliasco. Perché non abbiamo abbastanza personaggi storici importanti in Italia, si deve dare il nome di una scuola ad un truffatore e frequentatore di orge ‘afroamericano’.

VOX invita i ragazzi torinesi a gettare questi diari imposti dal sistema all’entrata delle scuole.