Le borse somigliano sempre più ad un’enorme ‘schema ponzi’, nulla è stato appreso dal Grande Crollo del 1929, quando quantità record di debito era stato accumulato da banche d’affari e privati per acquistare azioni, nel seguire l’artificiale aumento del mercato azionario.
Il livello del margine di debito che gli operatori utilizzano per acquistare azioni sul mercato azionario ha raggiunto i più alti livelli di sempre, secondo gli ultimi dati della Borsa di New York.
Un totale di 460 miliardi di dollari sono stati presi in prestito da banche e istituzioni finanziarie (speculatori) per sostenere l’acquisto di azioni, e una volta sottratta la liquidità di $ 278 miliardi, rimane un margine di indebitamento netto di $ 182bn nel mese di luglio.
Gli operatori sono ora più esposti ad una caduta dei prezzi azionari rispetto a quanto lo fossero al culmine della bolla dot-com a cavallo del secolo, e poco prima della crisi finanziaria durante il picco del 2007.
Questo potrebbe dare il via ad un pericoloso avvitamento del mercato azionario, una volta che dovesse iniziare a calare. Gli speculatori infatti, per coprire gli acquisti fatti ‘a debito’ sarebbero costretti a vendere in maniera massiccia e a prezzi stracciati.
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