Poliziotti: ‘Ci mandano da clandestini senza mascherine’

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ECCO IN UNA DENUNCIA DEL SINDACATO DI POLIZIA, TUTTA LA ‘PREVENZIONE’ TARGATA MARE NOSTRUM

Non si tratta di allarmismo, perché non mancano i casi di poliziotti venuti a contatto con germi attivi di malattie infettive tanto da essere sottoposti a cure, né di scarsa sensibilità o solidarietà, questo denunciava qualche giorno fa il SAP Trieste, sulla questione dell’accoglienza dei profughi provenienti dalle varie aree geografiche mondiali …

Per il SAP è fondamentale però tutelare gli operatori di polizia che sono i primi ad entrare in contatto con queste persone, potenziali portatori di tubercolosi, epatite, ebola, lebbra e molte altre malattie, alcune delle quali, non si conosce nulla o quasi.

Non è esagerazione e non ci conforterà nemmeno le possibili e probabili rassicurazioni di “rito” da parte delle Istituzioni, perché anche questa volta gli operatori intervenuti sui “nuovi arrivi” sul Carso triestino, si sono trovati a gestire la situazione senza nessuna tutela sanitaria, qualcuno senza nemmeno il kit di prevenzione (mascherine e guanti), con la difficoltà di non avere dei locali idonei ad accogliere gli stranieri per svolgere gli accertamenti di rito e senza avere dei mezzi all’altezza per gli spostamenti, dovendosi arrangiare, ancora una volta con quello che si ha, tra i “pochi” mezzi della polizia di “Frontiera”, della “Stradale” e della “Questura” che ci auguriamo verranno perlomeno “igienizzati”, operazione non poi così scontata, visti la scarsità di fondi.

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Nessuna barriera o difesa sanitaria quindi tra gli operatori di polizia intervenuti e le circa 20 persone provenienti dall’Africa.

Speriamo bene! Anche se su questi argomenti sarebbe meglio fare una seria prevenzione che non affidarsi alla buona sorte, perché la salute è una cosa seria e i poliziotti vorrebbero preservare almeno quella dopo che è stato tolto loro anche il sangue in termini di stipendio.

Segretario Provinciale

Lorenzo Tamaro