BELLUNO – Surreale protesta, ieri pomeriggio, nel centro di La Secca a Ponte nelle Alpi nel Bellunese dove sono ospitati decine di clandestini inviati dal governo Renzi.
Gli immigrati, mantenuti nella struttura a 45€ per uno da 4 mesi, hanno bloccato la strada che porta alla stazione Per l’Alpago, causando non pochi disagi ai cittadini e danneggiando l’arredo urbano. Come loro costume.
I clandestini non sono soddisfatti del cibo e dell’arredo della struttura, che giudicano ‘non consoni’, e hanno inscenato una protesta surreale.
«Non vogliamo più stare qui, aiutateci», hanno detto, e qualcuno pensava che fossero fuggiti dalla guerra e dalle persecuzioni. Invece, non si accontentano nemmeno di essere mantenuti.
Ecco le richieste, dei clandestini, una truppa di invasione composta da tutti maschi, tra 20 e 30 anni dall’Africa: vogliono stanze con tv privata, perché altrimenti scoppiano liti sul programma televisivo da guardare, cibo africano da far arrivare direttamente da casa (allora potevate restare a casa), una carta di identità, cure mediche gratuite e lezioni gratuite di italiano.
Si lamentano, perché c’è un solo bagno e ha la doccia invece della vasca.
E poi, poverini, si ‘annoiano’, per non ‘fanno nulla tutto il giorno’.
Poi la grave violazione dei diritti umani: “C’è un unico rasoio elettrico per i 40 ospiti”. Un dramma, urge rasoio elettrico personale.
Detto chiaramente: chi fugge realmente da guerre e persecuzioni, ringrazia il cielo, non si lamenta per il cibo e il rasoio elettrico. Ci stanno prendendo per il Kyenge.
5 pensieri su “‘Profughi’ bloccano strada: vogliono rasoio elettrico, cibo africano e bagno in camera”
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