Ci siamo, governo chiede case sfitte per sistemare clandestini

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ORMAI LA REALTA’ STA ABBONDANTEMENTE SUPERANDO LE PIU’ PERVERSE FANTASIE

Monza – “Si invitano i Comuni della Provincia di Monza e della Brianza ad avviare una ricognizione sui territori di rispettiva competenza, per individuare strutture con capienza minima di 20 persone che fungano da hub, per la prima accoglienza dei migranti in arrivo finalizzata allo screening sanitario, all’espletamento delle principali formalità amministrative e al successivo smistamento presso unità abitative”. Questo l’ultimatum del Prefetto di Monza e Brianza, la mantenuta da noi Giovanna Vilasi, nella sua lettera ai Sindaci dei Comuni della Provincia.

Ma non basta. Dopo la lettera minatoria di Banca Intesa ad alcuni albergatori veneti che venivano ‘invitati’ ad accogliere clandestini, e dopo la famosa circolare poi smentita di Padova, ecco tornare l’idea di requisire le case sfitte.

Avete letto bene. Il Prefetto invita infatti a fare pressione sui cittadini perché cedano appartamenti sfitti, dove poter ospitare i clandestini in arrivo.

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Alla luce del significativo incrementarsi degli sbarchi di migranti – scrive Vilasi – la Prefettura di Monza e Brianza, su indicazione del Ministero dell’Interno, ha attivato nei mesi scorsi una collaborazione con il terzo settore per l’accoglienza di queste persone, stipulando un’apposita convenzione con una rete di soggetti del privato sociale, che avevano aderito all’avviso pubblico appositamente predisposto.

I contratti di locazione di 18 mesi vengono sottoscritti dalle cooperative partners della rete e i relativi canoni di affitto sono pattuiti direttamente con i proprietari a prezzo di mercato. Le persone ospitate vengono costantemente seguite da operatori delle cooperative che assumono ogni responsabilità su eventuali danni agli immobili. I proprietari possono contare su contratti regolarmente registrati e sottoscritti dalle cooperative sociali, con la garanzia di percepire regolarmente i relativi canoni. Il target di riferimento è costituito da unità immobiliari bi e tri locali, possibilmente arredate, ma possono essere valutate anche soluzioni diverse”.

Tutto a spese nostre. Appartamenti arredati i cui proprietari vengono ‘invitati’ a cedere al governo per ospitare l’orda sempre più numerosa in arrivo.

Ci stanno sbattendo fuori di casa. Via i prefetti, via il governo dei criminali.




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