Ebola dilaga: immigrato dalla Nigeria in isolamento

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L’UOMO ERA APPENA TORNATO DA UN VIAGGIO IN NIGERIA

Nel mondo si intensificano i controlli per evitare l’arrivo del virus, tranne in Italia, dove l’operazione Mare Nostrum procede allegramente, e la Lorenzin, presunto ministro della Salute, è già in vacanza.

Mentre la Guinea chiude le frontiere, in molti paesi, negli aeroporti si utilizzano gli scanner della temperatura per identificare la febbre nelle persone in arrivo.

In Canada è allarme per un caso sospetto: un immigrato di ritorno dalla Nigeria e con sintomi compatibili all’infezione è in quarantena all’ospedale William Osler di Brampton, in Ontario, vicino Toronto. Il paziente ha febbre alta e altri sintomi, ed è in isolamento.

Il bilancio peggiora, ormai è un’epidemia fuori controllo: l’Organizzazione mondiale della sanità ora parla di 1779 contagiati, di cui 961 non sono sopravvissuti. Il doppio per le organizzazioni indipendenti.

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Il Paese più colpito è proprio la Guinea, con 367 morti e 495 casi; in Liberia 294 morti e 554 casi; Sierra Leone 298 morti e 717 casi.

E poi c’è la Nigeria, dove il Governo, dopo avere dichiarato ieri lo stato di emergenza nazionale, hq deciso che le scuole resteranno chiuse e ci saranno limitazioni per gli ingressi nel Paese di immigrati. I morti nigeriani sono, per ora, due. Vengono pero’ monitorati 139 malati.

Intanto una suora congolese e’ morta dopo aver contratto il virus dell’Ebola all’ospedale ‘San Giuseppe’ di Monrovia, capitale della Liberia, dove lavorava come infermiera accanto ai missionari spagnoli dell’ordine dei Frati Ospedalieri di San Giovanni di Dio. Al ‘San Giuseppe’ la vittima, suor Chantal Pascaline, collaborava con padre Miguel Pajares, un sacerdote rimpatriato due giorni fa per ricevere le cure necessarie e ricoverato all’ospedale ‘Carlo III’ di Madrid.

Insieme a lui e’ rientrata in Spagna un’altra suora, Juliana Bonoha Bohe, risultata finora negativa ai test ma che sara’ tenuta sotto costante osservazione. Nello stesso ospedale liberiano e’ stata colpita dall’Ebola anche una religiosa originaria della Guinea, Paciencia Melgar.