Como: 1 milione di euro per le ricariche telefoniche dei clandestini

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ANCHE PER IL VITTO E ALLOGGIO DI 79 CLANDESTINI

Manifestazione davanti al centro. Molteni: «Una vergogna spendere 240mila euro per 3 mesi»

Mercoledì scorso gli ultimi arrivi nel centro di Prestino. Trenta clandestini, nell’ambito dell’operazione “Mare Nostrum”, hanno raggiunto Como.

Ieri pomeriggio, all’esterno della struttura di via Sacco e Vanzetti, la Lega Nord e molti cittadini hanno protestato.
«L’accoglienza ai clandestini sottrae spazi e soldi ai comaschi bisognosi. È una vergogna, dobbiamo protestare. Senza peraltro dimenticare l’emergenza sanitaria in corso in tutto il mondo», ha commentato Nicola Molteni, parlamentare comasco della Lega Nord.

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«Per il trattamento dei clandestini qui a Prestino – ha aggiunto Molteni – i contribuenti spenderanno 240mila euro. Nel complesso, la convenzione prevede lo stanziamento di quasi un milione di euro per garantire vitto, alloggio, tessere telefoniche e sigarette ai clandestini. È indegno e inaccettabile. Questi soldi e questi locali sono sottratti ai tanti comaschi in difficoltà».

Nell’edificio comunale sono attualmente in 79. Oltre agli ultimi 30 arrivi sono infatti presenti altri 49 clandestini.

«Il ministro Alfano sta affamando i nostri cittadini per garantire ogni agio ai clandestini. Un ministro che non fa gli interessi della propria gente deve dimettersi immediatamente», aggiunge il deputato lariano. E non mancano commenti indignati anche verso i politici e le istituzioni locali.
«Sindaco e prefetto di Como si stanno prestando a un gioco sporco, dovrebbero essere i primi a ribellarsi. Mi chiedo, ad esempio, se il prefetto sia in ferie».
E dalle parole dei leghisti emerge anche la preoccupazione per l’emergenza sanitaria scoppiata nel mondo intero. Lo spettro del virus Ebola spaventa. «Ci chiediamo anche se le istituzioni territoriali abbiano verificato i rischi sanitari, alla luce dei gravi allarmi internazionali. Sia per l’Ebola – ha ribadito Molteni – ma anche per le notizie sulla diffusione della tubercolosi». Dagli operatori del centro di Prestino è comunque subito arrivata la conferma che tutti i nuovi arrivati, così come le persone già presenti, sono stati sottoposti ai necessari controlli sanitari.

Indignate le voci dei cittadini presenti al picchetto. All’interno della struttura, ieri pomeriggio, molti degli ospiti erano impegnati nel seguire una lezione a spese degli italiani. Tra loro ci sono senegalesi, eritrei, pakistani: pochissimi i siriani. Quindi clandestini, non profughi.

«Non possiamo tollerare a oltranza questa situazione, già abbondantemente degenerata. Con la nostra protesta vogliamo dire basta allo spreco di soldi pubblici, basta all’operazione “Mare Nostrum” che aiuta gli scafisti e stop alle politiche discriminatorie nei confronti dei comaschi». La conclusione è ancora più dura. «Sono soldi che potevano essere impiegati meglio. Per dare un sostegno agli oltre 3 milioni e mezzo di disoccupati italiani. Non possiamo che chiedere le dimissioni del sindaco di Como e cercheremo, quanto prima, di ottenere un incontro con il prefetto».