Embargo russo, quintali di pesche respinte: è dramma economico

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Dodicimila quintali di pesche destinate alla Russia respinti alla frontiera a causa delle masochiste sanzioni targate Renzi che hanno, ‘inaspettatamente’ per il bulletto fiorentino, causato la reazione di Putin.

L’embargo, del quale abbiamo parlato ieri, e che colpisce tutti i prodotti agroalimentari italiani, produce i suoi tremendi effetti su un settore già in crisi, anche in Piemonte.

“La frutta – comunica la Coldiretti regionale – era caricata su una sessantina di camion frigo, partiti dai magazzini piemontesi. E’ un’altra mazzata ai produttori di pesche, che stanno già vivendo un mercato particolarmente stanco”.

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“Le imprese frutticole stanno rischiando il fallimento per situazione che non dipendono assolutamente da loro”.

Per il comparto piemontese il danno è drammatico: “Il 60% dei due milioni di quintali di frutta prodotti in Piemonte – spiega Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Piemonte – sono destinati all’estero ed in questo periodo dell’anno i Paesi dell’est, e la Russia in particolare, rivestono un ruolo di primo piano nelle esportazioni”.

Renzi Tafazzi. Con le balls degli italiani.