E’ record delle esportazioni cinesi a
luglio. I volumi sono cresciuti del
14,5% rispetto allo scorso anno e sono
raddoppiati rispetto al precedente mese
di giugno, quando erano al 7,2%.
Il surplus commerciale a luglio ha rag-
giunto il record di 47,3mld di dollari.
Scendono invece su base annua le impor-
tazioni, che registrano un -1,6%.
Questa è la conferma che la Cina, lungi dall’essere un mercato per i nostri prodotti, come millantavano i Prodi e quelli come lui, è un enorme fabbrica low-cost senza regole ambientali o sul lavoro, nella quale le multinazionali producono quello che vendono in occidente.
In Cina gli unici prodotti italiani che si possono vendere sono solo quelli di lusso, quelli di nicchia, acquistati dai milionari del luogo, mentre é impossibile vendere i prodotti destinati al mercato di massa, cosa che invece viene facile ai cinesi in Italia.
Insomma, ai più ricchi – di qualsiasi paese – prodotti di alta qualità e fatti in Italia, mentre invece ai ceti medi, medio-bassi e bassi, solo cineserie di scarsa qualità, che costando meno di prodotti equivalenti italiani, sono più accessibili alle loro tasche. Purtroppo ormai a causa della globalizzazione dei mercati, se vuoi spendere meno, devi comprare solo cineserie.