“TUBERCOLOSI, MENINGITE, VAIOLO E ALTRO”
CATANIA – Sbarco dopo sbarco, l’invasione non si ferma. E le epidemie si diffondono.
Per ora Tubercolosi, Scabbia, Meningite e alcuni casi poi graziosamente ‘sepolti’ di Vaiolo delle scimmie. Ma Ebola è sempre all’orizzonte, anzi, è sempre sul ‘prossimo barcone’.
Se da una parte i ‘volontari’ e utili idioti della Caritas diocesana sono all’opera anche ad agosto per assistere a pagamento i clandestini e futuri stupratori sbarcati in questi mesi sulle coste siciliane e arrivati al Porto di Catania, dall’altra c’è la grave denuncia del sindacato etneo degli infermieri, che lancia l’allarme e un accorato appello alle istituzioni sulla questione sanitaria. Le stesse istituzioni che hanno millantato la preparazione della Sicilia ad eventuali casi di Ebola.
Secondo il sindacato Fsi-Cni le strutture sanitarie non sono pronte a fronteggiare una probabile emergenza Ebola.
Ospedali, infermieri e medici siciliani non sono formati e preparati e non hanno gli strumenti adeguati a fronteggiare lo sbarco di africani infetti da Ebola.
Ma non solo Ebola. Per il sindacato degli infermieri, si deve potenziare – e quindi attualmente non è abbastanza elevata – la vigilanza sanitaria per evitare il «rischio contagio» di ebola, tubercolosi, scabbia e malattie infettive varie.
#StateSereni.
Perché l’impreparazione sanitaria non significa non ci siano tutti i servizi per i clandestini. Infatti, dice la Caritas a pagamento che, “per tutto il mese di Agosto, Ferragosto incluso, senza interruzione, saranno garantiti i servizi dell’Help Center: colazione, mensa serale, servizio guardaroba, compresa la raccolta di vestiti e indumenti di stagione per i migranti“.
Insomma, clandestini infetti, ma con lo smoking.