Sfregio all’Arte: Bronzi di Riace profanati con perizoma e velo da sposa

Vox
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Ecco tutto l’odio della (pseudo) arte contemporanea verso l’Arte classica

Reggio Calabria – In occasione della risistemazione dei Bronzi di Riace nel Museo della Magna Grecia, è stato concesso ad un fotografo americano, tal Gerald Bruneau, di fare alcune foto “a modo suo” delle celeberrime statue.

L'”artista” si è così dedicato a ciò che meglio gli riesce: deturpare la vera Arte.
Ha fatto posizionare sulle due statue velo da sposa, un boa fucsia e tanto di perizoma leopardato, e poi ha scattato con foga.
Questi sono i risultati:

sfregio ii

sfregio

sfregio iii

Vox

sfregio con nullità

Uno spettacolo penoso, che grida vendetta.

Con lo sfregio a tali statue, emblema dell’arte greca classica, c’è lo sfregio più profondo a ciò che esse rappresentano. L’arte classica, che ricercava i fondamenti matematici della bellezza, era espressione della razionalità e dell'”assoluto”; ed era quindi idonea a celebrare quel mondo di eroi e d’imprese di cui parlavano i miti e l’epica, che rappresenta l’apice dei valori che la società ellenica considerava sacri: valori come il rispetto per il sangue, per gli interessi della collettività, per l’indipendenza della propria terra.
Quei valori che stimolarono e ispirarono i più grandi uomini della storia ellenica; come Clistene, il principale ideatore della Democrazia ateniese.

Al contrario, certa pseudo arte contemporanea, riflette null’altro che il relativismo patologico in cui è ingabbiata la società occidentale; e, protetta dall’assurda pretesa che tutto può essere arte, è ormai del tutto succube a quella visione che gode nella sovversione di ogni regola ed ordine.

Quest’ossessione di dover dissacrare la figura del maschio, ( che è arrivata oggi a quest’altra vetta d’inciviltà), segue quindi una volontà più profonda di dissacrazione di un’intero modello di società, che si odia. E la si odia anche perché, se vi fosse, tanti presunti artisti finirebbero poi a prendere atto della propria pochezza, e ad andare a lavorare.

Ma a parte tutto ciò, ci domandiamo come sia possibile che un Museo autorizzi queste pagliacciate a danni di opere d’arte di tale valore, che andrebbero protette in maniera certosina. E’ vergognoso.
La prossima che un Bruneau vuole fare i suoi “teatrini”, visto che è tanto artista, si premuri prima di scolpire lui due Bronzi, e poi dia pure sfogo alla sua trita e ritrita ‘creatività’.