‘Pluralismo’: tutti i giornali nelle mani di Elkann-De Benedetti

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Nasce un nuovo gruppo editoriale dalla fusione di Editrice La Stampa e Sep (Società edizioni e pubblicazioni), che edita il Secolo XIX. E’ stato infatti raggiunto un accordo per la costituzione di Italiana Editrice Spa, in cui saranno riunite le due attività. L’obiettivo del nuovo gruppo è quello di offrire contenuti innovativi su carta e in digitale.

Così l’ereditiera Agnelli controllerà: Corriere, Stampa, Secolo XIX, Gazzetta e una miriade di giornali presunti locali. Lo chiamano ‘pluralismo’.

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John Elkann, che in pratica deciderà cosa dovete o non dovete leggere, commenta: “Ci unisce la ferma volontà di dare un futuro sostenibile ai nostri giornali”.

Serve altro, per capire che i vari giornali italiani con nomi diversi sulla testata sono, in realtà, lo stesso identico giornale?

In Urss c’era solo la Pravda, la cosiddetta ‘democrazia’ si è fatta furba, così, invece di avere un unico giornale – sarebbe troppo evidente – si hanno tanti giornali con un unico padrone. E’ l’illusione del pluralismo.

Ormai in Italia abbiamo due soli ‘giornali’, uno che fa riferimento a Elkann e l’altro a De Benedetti: cosa hanno in comune i due? Oltre ad avere rubato soldi agli italiani nei decenni, naturalmente.