“Non è rilassante”: preghiera censurata su una radio francese

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PosterNelle stazioni delle metropolitane francesi in questi giorni si trova di tutto: giganteschi cartelloni pubblicitari inneggianti al tradimento e ad una condotta sessuale a dir poco “disordinata”; altri, che promuovono la raccolta fondi per le organizzazioni di “soccorso islamico”; altri ancora (nella foto), che reclamizzano contraccezione ed aborto, definendoli un «diritto», una «scelta», una «libertà», come se disfarsi dei propri figli fosse un traguardo etico… Si può dire di tutto, insomma. L’importante è che però nessuno si azzardi a pregare in pubblico, poiché questo sì verrebbe considerato come un oltraggioso affronto ed un atteggiamento decisamente provocatorio, quindi censurabile!

E’ accaduto presso l’emittente RCF Besançon. Qui, da ben quattro anni, lavora del tutto gratuitamente una volontaria, Colline Valla. Il suo impegno è sempre stato apprezzato e finora non aveva mai avuto problemi con i vertici della radio. Finché non ha voluto proporre una preghiera, da lei composta. Piuttosto di mandarla in onda, è stata per la prima volta censurata. Col pretesto di ritenerne il contenuto «troppo impegnato, troppo radicato nella realtà e per niente rilassante»…

Ma di cosa parlava, esattamente? Secondo quanto riferito dall’agenzia Chrétienté,sostanzialmente della necessità – per un cristiano che intenda mantenersi coerente alla fede che professa – di vivere controcorrente rispetto al mondo. E’ un invito a cercare il Signore. Restando fermi, forti e fedeli nelle avversità, specie in una società quale l’attuale, minata da leggi anti-cattoliche. E proponendosi anzi di ricostruire con coraggio ed attivamente la Cristianità.

Questa preghiera dura in tutto dieci minuti. Non è dunque una durata tale da sconvolgere alcun palinsesto. E trae spunto da una meditazione sul Vangelo di San Giovanni, cui si fa esplicitamente riferimento nella registrazione, effettuata a due voci, quella dell’autrice e quella di un’amica della sua parrocchia.

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Tutto questo a Besançon, è avvenuto nella terra ove trovarono il martirio San Ferruccio diacono e San Ferreolo prete, attorno al 211 d.C.; nella terra dei molti martiri della Rivoluzione francese, tra cui il Beato Giovanni Battista Saverio Loir, cappuccino, ed il Servo di Dio Giovanni Ignazio Pacomio Lessus, certosino. Ed anche oggi, di nuovo, la fede è causa di sofferenza, di dolore.

La decisione di censurare questa preghiera non fa altro che rendere evidente la verità dei suoi contenuti. Davvero, in Francia come nel resto del mondo, è necessario ed urgente pregare, per riaffermare i Valori non negoziabili, su cui da sempre la nostra civiltà si fonda, ma oggi minacciosamente aggrediti o esclusi o discriminati.

Quella preghiera non è mai andata in onda. Ma questo non ha impedito di farla comunque conoscere al mondo…

In collaborazione con: nocristianofobia.org