‘Rifiuti umani’: coppia gay rifiuta bimbo in provetta perché Down

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LA GEMELLA SE LA SONO PRESA: E’ NORMALE

Gammy was separated from his healthy twin sister

Questa è una storia che potrebbe accadere anche in Italia, dopo la criminale ‘deregulation’ della Consulta.

Una coppia ha rifiutato il bambino che aveva fatto impiantare in quella che i modernisti definiscono ‘madre surrogata’, perché è nato con la sindrome di Down.

Pattharamon Janbua, 21 anni, è la ‘madre surrogata’ di una coppia gay australiana che ha pagato diverse migliaia di euro per il ‘servizio’.

Il figlio, di nome Gammy, è stato separato dalla sorella gemella, che essendo nata sana è stata invece ‘regolarmente’ acquistata dagli australiani.

Pattharamon è rimasta incinta con la fecondazione in vitro e quattro mesi più tardi appreso che uno dei bambini era affetto dalla sindrome di Down.

La coppia gay voleva l’aborto, perché i paladini della libertà non vogliono bambini ‘anormali’. Ma la ragazza si è rifiutata.

La signora Pattharamon ha avuto il bambino tramite un’agenzia di maternità surrogata a Bangkok e non ha mai incontrato la coppia. Ormai siamo al traffico di bambini sotto forma di ‘provette’.

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“Ho chiesto all’agenzia ‘Devo dormire con l’uomo?’ Ero una giovane ragazza innocente e io conoscevo questo business, “ha detto.

Dove sono le femministe, quando c’è veramente bisogno di loro. Possibile, nessuna associazione si renda conto che le cosiddette coppie gay, generalmente piuttosto benestanti, sfruttano giovani donne per avere quello che la natura non permette loro di avere? Non è, questo, sfruttamento del corpo delle donne?

Non è, il concetto stesso di ‘madre surrogata’, sfruttamento del corpo delle donne?

E non è, la ‘fecondazione eterologa’ un mercimonio osceno sulla pelle dei bambini, in nome di un egoismo sconfinato da parte di adulti ossessionati?

Qui abbiamo un bambino che è figlio di un uomo che non conoscerà mai, e una bambina che è figlia di una mamma che non conoscerà mai. E’ questo il ‘progresso’?

Non è un caso, che il mercimonio di questi due bimbi si completi con un caso di ‘parto multirazziale’. Il degrado etico si muove sempre compatto, mai in modo casuale. Chi non ha rispetto per dei bambini che si sentiranno sempre incompleti perché senza uno dei due genitori e estranei perché ‘diversi’ dagli altri, non può avere rispetto della propria identità etnica.

In un’epoca nella quale siamo inondati dalla marea montante dei cosiddetti ‘diritti umani’, in realtà in diritti dei più deboli sono sempre più compressi a favore di quelli di micro-minoranze esagitate e ricche.

Una vera dichiarazione dei diritti da accludere ad una prossima nuova Costituzione italiana, dovrebbe recitare: il bambino ha diritto ad avere un padre e una madre, a crescere in un’ambiente dove riconosca se stesso nei volti di chi lo circonda.

Il contrario del degrado morale, etico ed etnico nel quale stiamo vivendo.