Sindaco insulta cittadini: “Chi si oppone all’immigrazione è razzista e fascista”

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Riposto (Catania) – L’Italia è un posto veramente curioso. Spesso capita di imbattersi in personaggi esilaranti che amministrano gli enti pubblici come se si trovassero in un mondo parallelo, senza alcun legame con quello reale che i cittadini sono costretti a vivere ogni giorno.

E’ il caso del comune di Riposto, in provincia di Catania, dove i cittadini manifestano il proprio disagio rispetto all’immigrazione clandestina attraverso delle scritte sui muri.

Alcuni di loro si sono macchiati di un crimine orrendo, hanno osato scrivere: “Basta immigrati”. Un messaggio chiaro e forte rivolto alle istituzioni che ormai hanno abdicato rispetto ad uno dei loro compiti fondamentali come quello di tutelare e proteggere i cittadini.

Riposto, per il sindaco Enzo Caragliano scrivere "basta immigrati" è razzismo e fascismo
Riposto, per il sindaco Enzo Caragliano scrivere “basta immigrati” è razzismo e fascismo

Il sindaco Enzo Caragliano (eletto nel giugno 2013 appoggiato da liste collegate al centrodestra), tuttavia, invece di cogliere il segnale di disagio lanciato dai cittadini, si è lasciato andare a dichiarazioni surreali che lasciano  sgomenti.

Sulla sua pagina facebook, infatti, è possibile leggere:

Ancora una volta le vergognose scritte che inneggiano all’odio razziale e al fascismo e che sono il segno tangibile di una cultura violenta, sono presenti sui muri della nostra città”. Lo afferma il sindaco di Riposto, Enzo Caragliano. “Esattamente negli stessi luoghi in cui è stato giù effettuato un intervento di copertura ad opera dell’Amministrazione. Ma gli episodi si ripetono inesorabilmente. Da parte nostra l’attenzione sarà massima; d’intesa con il vice sindaco e assessore ai Servizi Sociali, Gianfranco Pappalardo Fiumara, ci siamo subito attivati predisponendo – ancora una volta in pochi giorni – la cancellazione delle scritte apparse sui muri, in particolare nella zona di via Calabretta.
L’assessore Pappalardo Fiumara, su mia richiesta, avvierà quanto prima un confronto con le consulte. L’amministrazione continuerà a vigilare lo stesso però devono fare i cittadini e in particolare il mondo associazionistico, anziché puntare il dito contro l’Ente che non rimane a guardare. La città è di tutti e ognuno deve contribuire a fare la propria parte. Noi lo faremo”. Dal canto suo il vice sindaco Pappalardo Fiumara, esprime la propria amarezza: “la nostra è e sarà una presa di posizione netta e chiara contri chi, evidentemente disturbato nella mente, crea effetti deleteri per il nostro sistema civile. Lo farò come assessore di concerto con tutta la Giunta”. “Sono profondamente indignato della plurima e reiterata presenza di scritte inneggianti al fascismo e all’odio raziale nel territorio ripostese – soggiunge l’assessore alla Legalità Antonio Di Giovanni. “Diventa prioritario appellarsi all’alto senso civico dei nostri concittadini affinché tutti si adoperino nel segnalare questi scempi che infangano il buon nome di Riposto. A tal proposito, voglio ringraziare Riposto Bene Comune. Presto convocheremo le consulte dell’associazionismo – osserva l’assessore Di Giovanni – per stabilire strategie di sensibilizzazione e azioni di ripristino dei luoghi, sicuri di interpretare il pensiero dei più. Unitamente a ciò – conclude l’assessore Di Giovanni – chiederemo alle Forze dell’ordine di intensificare i controlli, perché, oltre al dispiacere per il contenuto delle scritte, abbiamo la necessità di arginare gli atti di vandalismo che aggravano le nostre magre casse comunali”.

Secondo l’amministrazione di questo comune, quindi, chi chiede di fermare l’immigrazione clandestina inneggia all’odio razziale e al fascismo. La libertà di pensiero, evidentemente, non è un valore importante per chi governa Riposto e, francamente, accusare di fascismo chi esprime la propria opinione è davvero paradossale.

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La provincia di Catania registra uno dei livelli di disoccupazione giovanile più alti in Italia, il tasso di criminalità è elevato e i cittadini onesti sono costretti a subire anche il continuo afflusso di clandestini causato dall’operazione Mare Nostrum.

Per le istituzioni “democratiche”, tuttavia, l’emergenza assoluta da affrontare è quella delle scritte contro l’immigrazione, e si dicono pronte a perseguire i cittadini onesti che si permettono di esprimere la propria contrarietà al fenomeno. Tutto ciò è davvero preoccupante, la libertà di opinione ex art. 21 della Costituzione non è più garantita.

P.S.

Naturalmente siamo contrari alle scritte sui muri, non è questo il modo di esprimere la propria opinione. Il finimondo creato attorno a tale episodio, tuttavia, non è legato alla forma, sbagliata, del messaggio ma al suo contenuto. E’ l’amministrazione comunale ad aver trasformato una scritta in una questione politico-culturale.

AGGIORNAMENTO:

Il sindaco Caragliano ha ritenuto di dover replicare al nostro articolo e lo ha fatto, tanto per cambiare, con degli insulti, a conferma delle scarsa confidenza con la democrazia e la libertà di opinione e di critica:

SINDACO “PRO-IMMIGRATI” INSULTA ANCHE VOXNEWS, NON ACCETTA CRITICHE 

In serata il Sindaco ha modificato il suo post su Facebook e sostituito l’insulto rivolto a Voxnews con la frase “Quello che leggo oggi mi fa rimanere basito.” Più che basito sembra confuso e insicuro.




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