Senatrice: “Adesso basta, no all’accoglienza dei clandestini”

Vox
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TREVISO —  Il governo Renzi-Alfano vuole portare altri clandestini a Treviso. L’ipotesi è di sistemarli in una caserma, perché prima dicono di volerle cedere per abbattere il debito pubblico e poi le riempiono di clandestini rendendole invendibili.

Non tutti sono d’accordo. La senatrice della Lega Nord Patrizia Bisinella, segretario della Commissione Affari costituzionali in Senato, si è scagliata contro tale ipotesi (profilo facebook): «Adesso basta, no all’accoglienza di clandestini in casermaLa legge va applicata e la legge dice che gli immigrati che sbarcano vanno messi in luoghi sicuri per procedere all’identificazione e all’espulsione. Dove sono i necessari sistemi di sicurezza per i cittadini? Basta spendere i soldi dei veneti e dei trevigiani per mantenere i clandestini. Un conto sono i profughi, per i quali esiste già un percorso privilegiato di identificazione per valutare e accogliere la domanda di protezione umanitaria, se ne ricorrono i requisiti, e un conto sono i clandestini che a ondate continuano a sbarcare sulle nostre coste e che vengono lasciati andare in giro senza controllo da un governo totalmente incapace di gestire una situazione ormai al collasso».

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«I clandestini secondo la legge devono essere tenuti nei centri di identificazione ed espulsione, cosa che purtroppo non avviene. Governo e Prefetture devono far rispettare la legge. Chi entra illegalmente va prima identificato e se non ha i requisiti per rimanere va espulso. Stiamo invece assistendo da più di un anno ormai a un irresponsabile immobilismo del governo che si limita a non agire e a scaricare interamente sui territori, sui comuni e sui servizi sociali, una situazione che è già insostenibile e a rischio implosione sociale. Ai prefetti viene semplicemente detto di arrangiarsi e spalmare qua e là con sistemazioni a caso i continui arrivi. Ma se i prefetti conoscono, come dovrebbero, il territorio in cui svolgono il loro servizio, conoscono anche l’insostenibilità economica e sociale della situazione e devono ribellarsi a una gestione irresponsabile. Lo diciamo ancora una volta, il governo deve mettere in campo subito risorse e strutture e pretendere in Europa un’immediata azione di raccordo e coordinamento tra gli stati membri».

Per fortuna non tutte le parlamentari sono come Marialucia Lorefice (M5S), la deputata che si preoccupa delle intolleranze alimentari dei clandestini.