Ecco l’interessante evoluzione del calciatore brasiliano Neymar, da ‘africano’ a ‘quasi bianco’. Un’evoluzione à la Michael Jackson, probabilmente riuscita meglio.
Il cambiamento è molto evidente, e sembra assurdo che nessun commentatore sportivo l’abbia notato. Nelle prime due foto, c’è Neymar nel 2009, e sembra quasi un’altra persona: capelli crespi, pelle nera, tratti afro. Il ragazzo deve essersi sottoposto ad un trattamento di chirurgia estetica molto estensivo.
Del resto il Brasile è all’avanguardia nel cambiamento di sesso e nella chirurgia che ne consegue – è il paese dei trans – quindi non sorprende questo salto di conoscenze applicate al ‘trans-sessualismo’ al ‘trans-razzialismo’.
E non è solo il Brasile – una società dove più sei nero, più sei in basso nella scala sociale – l’utilizzo di artifici cosmetici per apparire più europei è largamente diffuso in Africa, Asia e in tutta l’America centro-meridionale, soprattutto tra le femmine. Spesso con risultati imbarazzanti, vista l’esasperazione con la quale si cerca di ‘sfuggire’ ad un’identità che non si rispetta.
Anche questa ‘evoluzione’ estetica di Neymar evidenzia il senso di inadeguatezza nel quale vivono i meticci – e lo diciamo senza alcun disprezzo, ovviamente – messi al mondo come né carne né pesce. I figli di relazioni miste vivono il disagio della non identità.