Una donna ha sviluppato la crescita del naso – anzi, di ‘un naso’ – sulla schiena, otto anni dopo un trattamento senza esito con cellule staminali per curare la propria paralisi.
Presso l’Ospedale Egas Moniz di Lisbona, in Portogallo, sull’anonima cittadina americana, tessuto dal suo naso era stato impiantato nella spina dorsale.
I medici speravano che le cellule staminali impiantate si sarebbero sviluppate in cellule neurali aiutando a riparare i danni ai nervi della colonna vertebrale della donna. Ma il trattamento non è riuscito.
Tuttavia, l’anno scorso, otto anni dopo l’operazione, la ragazza di 28 anni, iniziò a sentire dolore nella zona. I medici scoprirono un tessuto di tre centimetri di lunghezza, che è risultato essere tessuto nasale, così come pezzi ossei e nervosi che non erano collegati con i nervi spinali.
Il neurochirurgo, Brian Dlouhy presso la University of Iowa, ha detto che era tessuto benigno, ma che stava secernendo una sorta di ‘muco’, che era probabilmente il motivo del dolore sulla sua colonna vertebrale .
Jean Peduzzi-Nelson, ricercatore sulle cellule staminali presso la Wayne State University di Detroit, Michigan, che ha consigliato il team che ha condotto la tecnica chirurgica – prima testato su roditori – ha detto che la maggior parte dei destinatari del tessuto nasale che ha ricevuto il giusto tipo della riabilitazione dopo l’intervento, ha sperimentato miglioramento.
Nel 2010, i ricercatori di Lisbona avevano messo in atto questo metodo su 20 persone paralizzate in vari punti della loro spina dorsale.
Undici hanno sperimentato una certa ripresa del movimento o sensazione; la paralisi di una persona è peggiorata, una ha sviluppata meningite e gli altri quattro hanno sperimentato eventi avversi minori.
Le cellule staminali sono in grado di trasformarsi in tutti i tipi di cellule, quindi sono ampiamente viste come possibile kit di riparazione per il corpo.
Mentre è visto come il futuro della medicina, la capacità delle cellule staminali di trasformarsi comporta un pericolo intrinseco, vale a dire che quando sono impiantate in una persona, possono trasformarsi in cellule tumorali.