Speculazione edilizia targata PD in Sardegna

Vox
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Cagliari – «La confusione creata attorno alla Conservatoria delle Coste in questi ultimi tempi e la sospensione dei suoi poteri in materia di tutela delle coste sarde, ha agevolato la messa in vendita di quei rari terreni costieri sino ad oggi salvati dalla speculazione edilizia. Quei terreni ad alto pregio ambientale, con la privatizzazione rischiano di essere destinati, secondo quanto previsto dallo stesso PUC del comune di Castiadas, alla “realizzazione di infrastrutture per servizi ricreativi e legati alla balneazione”. Castiadas, grazie al noto far west che regna in materia urbanistica da lungo tempo, e al consumo e distruzione del territorio che ne è conseguito in questi anni, è stata già pesantemente sacrificata sull’altera del cemento e spesso di interessi d’oltre Tirreno». Lo ha affermato l’ex-consigliera regionale Claudia Zuncheddu, segretaria del movimento Sardigna Libera.

«Chiediamo che la Regione Sardegna sospenda ogni bando di vendita e ripristini al più presto i poteri della Conservatoria delle Coste. Il valore ambientale dei terreni pubblici messi in vendita non è quantificabile e in ogni caso la soluzione della crisi non può dipendere dalla svendita del nostro patrimonio ambientale».

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«Auspichiamo che il Presidente Pigliaru e la sua Giunta, abbiano un ripensamento sulle operazioni immobiliari che stanno promuovendo dal Nord al Sud dell’Isola. Operazioni che nulla hanno a che fare né con i nostri bisogni economici momentanei e ancor meno con le emergenze che affliggono le famiglie e il nostro tessuto economico».

«L’impegno del Gruppo di intervento Giuridico – Amici della Terra, per la difesa del bene pubblico è la battaglia di tutti i sardi. Per questa ragione lottiamo sullo stesso fronte e appoggiamo le loro iniziative di salvaguardia ambientale».