Libia nel caos: militari italiani trasferiti e clandestini pronti a partire

Vox
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TRIPOLI – I militari italiani impegnati in Libia per addestrare le forze locali sono stati trasferiti nell’ambasciata italiana a Tripoli e in un’altra area della città, secondo fonti della difesa. La decisione è stata adottata a causa degli scontri scoppiati nella parte occidentale della capitale libica tra forze di sicurezza e una milizia del quartiere di Janzur.

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Metà dei 28 militari stanno per tornare in Italia perché durante il Ramadan l’attività si riduce e non ci sono corsi in atto. Il resto della missione rimane per continuare il coordinamento con le forze libiche. Le forze italiane fanno parte della Missione Militare Italiana in Libia (MIL) impegnata nell’addestramento della polizia e delle guardie di frontiera libica.

Dalle coste della Libia partono la maggior parte dei barconi di clandestini diretti in Italia. L’unico interesse dell’Italia, in questo momento, è quello di addestrare forze libiche in modo da renderle capaci di controllare la costa e fermare le partenze. Visti i risultati, la missione attuale appare totalmente inutile. D’altronde non si può pretendere molto da un Paese che utilizza la propria Guardia Costiera come taxi del mare. Per non parlare della ex Marina Militare.