A dimostrazione di come i ‘grandi eventi’ siano un business per pochi affaristi – politici, palazzinari e corruttori – in Brasile, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, le compagnie aeree brasiliane stanno trasportando il 15% di passeggeri in meno al giorno.
In un mese normale di giugno, il Brasile accoglie circa 600.000 visitatori stranieri. Questo è il numero atteso di turisti che il paese riceverà per la Coppa del Mondo. I turisti “normali” sono stati sostituiti dai tifosi. Inutile dire che la ‘qualità’ è molto differente.
Le vacanze imposte nelle città che ospitano e hanno ospitato le partite – per evitare ingorghi – e la paura di problemi logistici, sono state disastrose per la produttività brasiliana, che è diminuita di ben il 30% durante il primo turno del torneo. Tali costi non vengono mai presi in considerazione nel bilancio generale dell’evento.
Ad aggravare il problema è la spesa in deficit delle città.
Quando sentite qualcuno vaneggiare di organizzare una Olimpiade, piuttosto che un Europeo di calcio, sappiate che lo fa perché finanziato dai quei pochi che ci guadagneranno.