Una notte di violenti scontri nella zona di Qalansawe, una città araba nel centro di Israele, durante la quale cittadini israeliani di etnia araba hanno attaccato civili ebrei che erano rimasti intrappolati nella zona con i loro veicoli.
In seguito agli incidenti, le forze di sicurezza hanno chiuso il percorso verso Qalansawe al traffico in entrambe le direzioni.
Gli scontri sono scoppiati quando manifestanti mascherati che stavano sulla strada hanno cominciato a bloccare e chiedere agli automobilisti di passaggio, se erano ebrei o arabi. Due ebrei che hanno risposto in ebraico sono stati estratti dai veicoli e assaliti dai manifestanti. I due piloti hanno ferite.
Un autista è stato in grado di tornare in macchina e darsi alla fuga, mentre l’altro è fuggito a piedi, lasciando il veicolo, che è stato messo a fuoco e bruciato completamente.
In un altro incidente in Qalansawe, un altro veicolo con due civili ebrei è stato attaccato. I due hanno subito lesioni.
I rivoltosi hanno anche attaccato l’auto privata di un poliziotto in uniforme, un motociclista è stato preso a sassata a Yarkon.
Le recenti rivolte, non di palestinesi nei territori occupati, ma di arabi cosiddetti ‘israeliani’ seguono la rappresaglia ebrea dopo il rapimento e l’assassinio di tre adolescenti ebrei, e segnano una svolta negativa nell’impossibile convivenza tra ebrei ed islamici: la società multietnica è intrinsecamente instabile.
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