Magistrati masochisti indagano Eni: per avere procurato petrolio all’Italia

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Nuova inchiesta masochista delle toghe. L’Eni è sotto inchiesta per l’acquisto da un miliardo di dollari della concessione del più grande giacimento della Nigeria. Il pm milanese De Pasquale chiama in causa l’uomo d’affari Di Nardo che avrebbe agito da intermediario. Nel mirino il ruolo dell’allora presidente Scaroni.

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Non ci stancheremo mai di ripeterlo: la magistratura deve perseguire duramente la corruzione interna. Perché danneggia il sistema economico, sociale e politico italiano. Non deve occuparsi di tangenti pagate a governi stranieri per ottenere vantaggi per le aziende italiane: è autolesionismo allo stato puro.

Se io pago un politico corrotto africano per ottenere una commessa o materie prime che faranno lavorare degli italiani, non solo sono moralmente nel giusto, ma merito anche degli applausi.