Indagato il Comboniano amico dei clandestini: ecco la sua storia

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La storia del frate comboniano accoltellato su lungargine Pontevigodarzere mesi fa, regala interessanti particolari.

Ci sono, secondo gli investigatori, troppe incongruenze nei racconti del religioso. Che è così finito indagato.

Sembra che il padre comboniano – ordine pseudoreligioso noto per favorire la presenza di clandestini in Italia – stia tentando di occultare qualcosa e di proteggere qualcuno, probabilmente perché non vengano fuori vicende non proprio edificanti.

Scrive un giornale locale:

Aveva raccontato alla polizia di essere stato aggredito e pugnalato per quel marsupio di cui gli avventori si sarebbero impossessati. L’episodio, stando alla testimonianza, sarebbe accaduto in pieno giorno.

Poi 40 minuti a piedi, ferito, il collasso in auto e, solo sette ore dopo, l’arrivo in pronto soccorso, senza cellulare (rubato con il marsupio, aveva dichiarato agli inquirenti).

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Ma proprio questo particolare sarebbe il primo nodo della questione. Già, perché il telefonino era stato rilevato dalla cellula proprio all’interno dell’ospedale in cui si trovava ricoverato il religioso. Il padre comboniano si era giustificato sostenendo di essere in possesso di più telefoni: quello rubato era un altro.

Nella vicenda ricostruita dal sacerdote, ci sarebbero altri buchi neri. Ad esempio il legame con due donne nomadi.

Una relazione ancora lungi dall’essere chiarita.

E quell’ammanco di decine di migliaia di euro dalle casse della comunità di via Giovanni da Verdara. Il denaro era scomparso proprio nel periodo in cui era il religioso a gestire la contabilità.

Forse le due coltellate, i soldi mancanti e quelle due persone frequentate dal padre missionario potrebbero essere tutti anelli di una stessa catena.

Proviamo a fare un’ipotesi. Un bel giro di prostituzione di clandestine gestito dal suddetto padre comboniano insieme alle due nomadi – vedete perché vogliono gli immigrati e li difendono – che hanno iniziato a ricattarlo. Da qui l’ammanco, e poi il regolamento di conti per ‘liti’ sul business.