Parma: radicali vogliono moschea con minareto, come a Mosul

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“Rispetto alla richiesta di cittadini parmigiani, di religione musulmana – non esistono ‘cittadini parmigiani islamici’, esistono islamici provvisoriamente residenti a Parma – di costruire una moschea con minareto in via Reggio, a Parma -scrivo Marco Maria Freddi, membro parmigiano del Comitato Nazionale dei Radicali Italiani – non posso non intervenire per esprimere il mio punto di vista. Le motivazioni del rifiuto da parte di molti cittadini parmigiani, nativi locali, hanno come comune denominatore non tanto lo scandalo della concessione del terreno a titolo gratuito ma la paura del diverso o il timore che una cultura differente possa minare alle radici le nostre tradizioni, la nostra cultura”.

Ok, ti finanzia Soros, e lo sappiamo. Ma questo totale ribaltamento della realtà, nel quale si definisce ‘minare’ le nostre tradizioni il rigettare tradizioni opposte alle nostre, è troppo anche per accaniti consumatori di lecca lecca.

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Altrimenti, anche rifiutare infibulazione e il taglio della testa per gli infedeli, sarebbe ‘minare la nostra cultura’.

Non c’è paura del ‘diverso’, c’è il rifiuto a vedersi sostituire dal diverso. Il diverso a casa sua non disturba nessuno.

 




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