“Ora chiudere agli stranieri come nel ’66”

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Ai microfoni di TuttomercatowebTarcisio Burgnich commenta l’eliminazione dell’Italia e le dimissioni di Cesare Prandelli: “Le colpe non sono tutte sue. D’altronde cosa puoi tirar fuori quando le squadre più rappresentative della Serie A sono formate da stranieri? Dove li trovi i giocatori? Serve gente che abbia esperienza a livello internazionale, mentre vedo nella nostra Serie A stranieri inferiori a italiani che giocano in B. Prandelli ha fatto bene a dimettersi, non c’erano prospettive per far meglio”.

Cosa bisognerebbe fare per risollevare il movimento italiano?

“Bisognerebbe fare come fece Artemio Franchi nel 1966 e mandare via gli stranieri. Tanti giovani di livello giocano in Serie B ma sarebbe meglio facessero esperienze anche in A, in modo da tornare utili per le Nazionali. Dopo quanto successo in Inghilterra si è deciso di chiudere le frontiere. Risultato: vittoria nell’Europeo del 1968 e secondo posto a Messico ’70. E poi basta oriundi? A cosa mi serve naturalizzare un giocatore che non è nemmeno più forte di quelli che ho in rosa?”.

Sugli oriundi è bene distinguere. Perché in teoria, sia Rossi che Romulo sarebbero tecnicamente ‘oriundi’.

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In realtà il primo è italiano a tutti gli effetti, il secondo avrà qualche avo ma perso nella notte dei tempi e mischiato a chissà cos’altro: quindi, distinguere il grano dal loglio.

Sul chiudere le frontiere d’accordo, anche se, da questo punto di vista, se rimaniamo nell’Ue, grazie alla libera circolazione dei lavoratori non possiamo limitare la presenza di comunitari, ma solo di extracomunitari. E’ comunque un ottimo punto di partenza: massimo due extra per squadra.

Detto questo, però, anche con i giocatori attuali, meglio del Costa Rica si poteva fare. Ci sono problemi strutturali, ma i giocatori per arrivare almeno ai quarti c’erano comunque.

E c’erano, in Italia, almeno cinque attaccanti superiori allo straniero Balotelli.

Per vincere, quando non hai fuoriclasse, ci vuole coesione. Quella che ha avuta la Grecia, quella che noi non abbiamo avuta. E le parole post-partita di Buffon e De Rossi spiegano il perché: c’era un corpo estraneo.