Le foto sono dalla frontiera di Israele con il Terzo Mondo, siamo al confine con l’Egitto.
Era la zona lungo la quale migliaia di africani sub-sahariani entravano in Israele, fino a che il governo – dichiarando di non volere la scoparsa etnica del proprio popolo – ha costruito un moderna e impenetrabile linea difensiva.
All’inizio, come si vede dalle foto, qualche africano ha tentato di ‘muovere a compassione’ con il solito ricatto buonista, accalcandosi lungo la recinzione, ma gli israeliani hanno vissuto abbastanza peripezie per non cadere in simili tranelli: li hanno rifocillati, fino a che se ne sono andati. Avranno preso il taxi della Marina italiana e oggi saranno in qualche hotel italiano a spese nostre.
Israele ha un confine, e lo difende. Perché, noi, non possiamo fare lo stesso?
Al massimo, potranno accusarci di essere ‘nazisti’. Anzi no, a meno di ritenere ‘nazisti’ anche gli ebrei.
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