Sindaco Rom: requisisce struttura FS per darla ai ‘nomadi’

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 Poi lascia la riunione con FS perché ‘hanno offeso i rom’

COSENZA – Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto è sconvolto per le parole ‘rassiste’ ascoltate dai dirigenti delle FS durante una riunione.

E dice di avere già provvedendo a portare a conoscenza di uno spiacevole episodio, avvenuto questa mattina a Roma, l’amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana Spa, Mauro Moretti, e per conoscenza anche il presidente dell’Anci, l’altro fanatico dei Rom Piero Fassino.

Comiche le parole del presunto sindaco di Cosenza: «E’ stata lesa la dignità di queste persone. E pertanto mi sono trovato costretto a interrompere la riunione. Non è concepibile ascoltare frasi razziste, perlopiù in un contesto che rappresenta lo Stato e in cui quindi si dovrebbe concorrere alla difesa dei diritti umani fondamentali, tendendo all’integrazione e all’inclusione».

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Perché il sindaco Mario Occhiuto è un fanatico degli zingari, due settimane fa, con un’ordinanza ha requisito il Ferro Hotel, di proprietà delle Ferrovie, per ospitarvi i rom scampati a un incendio da loro stessi appiccato al campo nomadi abusivo nel quale vivevano. Roma da ricovero coatto in una struttura ad hoc, di quelle che il governo sta chiudendo.

«E’ necessaria una forte denuncia – ha aggiunto Occhiuto – su queste forme di razzismo che non si levano per strada bensì nei luoghi che dovrebbero tutelare ogni persona al di là del colore della pelle. Fra l’altro, il territorio in questione era degradato da anni, senza che la causa fossero i rom. Dal principio del mio mandato ho provato ad avviare un dialogo con i referenti delle Ferrovie dello Stato per rilanciare una zona completamente abbandonata al degrado e all’incuria con strutture che sono sotto la loro responsabilità. A Vaglio Lise, zona diventata il regno di nessuno, sono state soppresse corse, non funzionano le scale mobili, non c’è lo scalo merci, è nulla l’accoglienza dei turisti. Le nostre iniziative erano volte a recuperare questa situazione e addirittura, adesso che vi dimorano gli sfollati di etnia rom, in molti ci testimoniano che l’area è più sicura perchè più vissuta e sorvegliata». E lui la vuole ‘rilanciare’ mettendoci gli zingari: un genio del rilancio urbano.

Pronta la replica di Rfi che, in una nota, afferma: «Nessuna frase ingiuriosa all’indirizzo dei rom è stata mai pronunciata da funzionari e dirigenti di RFI, a differenza di quanto dichiarato in una nota dal sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. Durante l’incontro di stamani a Roma, tra il sindaco del capoluogo calabrese e alcuni dirigenti di Sistemi Urbani e di RFI – proegue la nota – la questione dei rom presenti da alcuni giorni nell’area ferroviaria della stazione cosentina è stata affrontata con assoluta pacatezza e rispetto per la loro dignità individuale ed etnica. E’ stato fatto soltanto presente al sindaco, che con un’ordinanza di alcuni giorni fa ha requisito il Ferrhotel vicino alla stazione per destinarlo a temporaneo alloggio di un centinaio di rom – conclude Rfi – che la presenza così massiccia e continua di tante persone, tra cui molti minori, in prossimità dei binari e delle aree destinate ai servizi ferroviari stava provocando situazioni di difficile gestione e di oggettivo pericolo».

Il sindaco di Cosenza è appoggiato da Udc e Alfanidi.




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