Acqua Pride a Roma: una città in balìa di Marino

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Dopo il ‘gay pride’ e in attesa del prossimo ‘rom pride’ del 21 Giugno – tutte manifestazioni necessarie – si è svolto a Roma  un inatteso ‘acqua pride’.

Ora, quella Procura di Roma che se ne sbatte del degrado in cui versa la Capitale, indaga sui disagi registrati in città dopo la forte ondata di maltempo. Il fascicolo per ora sarà senza ipotesi di reato ma non si esclude che dopo i primi accertamenti, si possa ipotizzare una serie di reati tra cui il disastro colposo.

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Il fascicolo si basa anche sugli esposti, come quello annunciato dal Codacons. Ieri si è allagato il tratto del Gra intrappolando numerosi automobilisti. Inoltre la linea della Metro A è ancora interrotta in un tratto a causa di allagamenti. Numerosi i disagi legati ad alberi abbattuti, ad allagamenti di strade e a voragini causate dal nubifragio. Nei mesi scorsi i pm del gruppo incolumità pubblica, coordinato dal procuratore aggiunto Roberto Cucchiari, hanno avviato indagini sui danni del maltempo a Prima Porta e Torrino.

La Protezione civile di Roma è al lavoro per disostruire tombini e caditoie, far defluire allagamenti stradali, rimuovere frane, tronchi d’albero e rami divelti e favorire le condizioni per il ripristino della normale viabilità stradale.

“Azioni come allacciamenti fognari, pulitura delle caditoie e altre azioni importanti di manutenzione posso essere intraprese non appena il bilancio sarà approvato ed è per questo che io con ansia crescente chiedo di arrivare al voto in aula già dallo scorso aprile”, commenta il sindaco di Roma Ignazio Marino.

Parole che si commentano da sole.