La Spezia: malati di tumore sfrattati dal reparto di oncologia

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La Spezia – Chiuso il reparto di oncologia dell’ospedale Felettino.
Più che una notizia, un amarissimo dato di fatto perché da ieri i dodici posti letto non sono più disponibili con un parziale dislocamento dei casi più gravi al reparto di Medicina generale dell’ospedale Sant’Andrea, prossimo allo spostamento nel secondo nosocomio cittadino in vista dei lavori.
Per gli altri non c’è stata altra scelta che tornare a casa con problematiche logistiche non indifferenti.
Non è un fatto che accade per caso, ma il probabile indirizzo del nuovo corso deciso dall’Asl spezzina: non più degenze oncologiche, solo ricoveri urgenti ma visto che si parla di tumori non possono che essere considerati elementi prioritari.
Asl contempla il disagio ma assicura che coloro i quali hanno necessità di ricovero saranno accolti. Anche se i letti sono sparsi, un po’ qua, un po’ là. Quello che semmai inquieta è il futuro di questo reparto.
Ci scrive un lettore a questo proposito:
“Con un tributo molto alto di vittime a causa di tumori e malattie neoplastiche in genere, è stato smantellato il reparto di oncologia del Felettino. Caos totale: infermieri senza direttive e pazienti sballottati in località non precisate (si parla di Medicina). Tutto questo con spregio della dignità dei pazienti chi in fase terminale, chi prossimi ad andarci. E’ inaudito che cio avvenga nel silenzio assordante di tutte le istituzioni locali politica e sindacati.
Appunto politica e sindacati, almeno loro questo silenzio è bene che lo stoppino e dicano cosa pensano.
Il grado di civiltà di un Paese si misura da come tratta i più deboli tra i suoi cittadini. E chi c’è, di più debole, se non chi è malato?
Abbiamo invece uno Stato che destina miliardi di euro per andare a raccattare ed ospitare degli estranei, e poi smantella i reparti di oncologia.
Bravi.