Predicatori di strada, ritirate le denunce: vittoria del Christian Legal Centre

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Miano WilliamsonMarcia indietro e senza tante scuse: è stata questa la “strategia” scelta dai procuratori scozzesi, che si sono occupati dei casi, praticamente fotocopia l’uno dell’altro, di Tony Miano – 50 anni, ex-vicesceriffo di Los Angeles – e di Josh Williamson – pastore di una chiesa battista riformata australiana -. Entrambi predicatori di strada; entrambi accusati di «linguaggio omofobico», «violazione della pace» ed «istigazione all’odio» da passanti, sentitisi “offesi” dai passi di Vangelo da loro proclamati; entrambi arrestati dalla Polizia, tenuti in cella per ore ed interrogati come criminali comuni, senza neppure prendere in considerazione materiale probante, quale un video immortalante l’accaduto.

La loro tutela legale è stata allora assunta dagli avvocati del Clc, il Christian Legal Centre. Dopo mesi di battaglie legali, vissute con costanza, coerenza e fedeltà ai propri Ideali, è finalmente giunta la notizia attesa: le accuse nei loro confronti sono state ritirate. Lo hanno dichiarato i magistrati, che hanno in carico i loro fascicoli.

Secondo l’amministratore delegato del Christian Legal Centre, Andrea Williams, tali vicende ripropongono con urgenza la necessità di individuare e condividere con la Polizia linee-guida comuni, per valutare in modo organico e composto la condotta di chi semplicemente annunci il Vangelo per le strade del Regno Unito: «Questi casi dimostrano ancora una volta quanto confusa sia diventata la situazione – ha dichiarato – Un singolo passante può urlare al lupo al lupo e subito un predicatore innocente viene arrestato, sbattuto in cella e trattenuto per molte ore. Questo è semplicemente agghiacciante per tutti noi, per la nostra libertà fondamentale di proclamare ciò in cui crediamo, intimoriti dal rischio d’‘offendere’ o dalla prospettiva di esser puniti dallo Stato».

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La loro storia spiega tuttavia anche il potenziale del mondo cattolico, quando faccia quadrato e tuteli compatto i propri diritti. Una carta da giocare in modo sistematico ed anche in altri Paesi.

Tony Miano e Josh Williamson stavano semplicemente annunciando un messaggio di speranza in Cristo Gesù. Non v’è colpa in questo, anzi. Hanno ingiustamente pagato per un reato mai commesso. E’ normale, questo, nella “laicissima” Europa?

In collaborazione con: nocristianofobia.org