AVEVA CLICCATO ‘MI PIACE’ IN PAGINA CRISTIANA SU FACEBOOK
EGITTO – Un’organizzazione egiziana per i diritti dei cristiani ha chiesto un’indagine completa sul caso di Cyril Shawqi Ghattas, 29enne cristiano copto che è stato imprigionato con l’accusa di blasfemia, o ‘disprezzo della religione’ – contro l’Islam ovviamente – dopo aver cliccato “mi piace” sul post di un sito copto nella sua pagina Facebook.
Al ragazzo copto è stato negato un avvocato ed è stato fisicamente abusato regolarmente durante la sua incarcerazione.
E’ STATO ACCECATO – A causa degli abusi subiti in carcere ha subito la perdita parziale della vista, e soffre di cecità notturna.
Quello che farebbero in Italia – e in parte già ampiamente fanno – arrestando e condannando chi ha idee contrarie alla ‘religione di stato’.