Peshawar, Pakistan – Uno dei cinque leader talebani liberati da Guantanamo Bay in cambio del disertore collaborazionista Bowe Bergdahl, è già pronto a tornare a combattere in Afghanistan secondo un suo compagno terrorista e un parente.
“Dopo l’arrivo in Qatar, Noorullah Noori continuava a insistere che sarebbe andato in Afghanistan a combattere le forze americane lì”, un comandante talebano ha detto a NBC News via telefono dall’Afghanistan.
Noori ha spinto a tornare in Afghanistan dopo aver appreso che gli Stati Uniti avevano fornito garanzie scritte che nessun paese avrebbe arrestato i cinque terroristi per un anno – come possa firmare per altri paesi, dove magari hanno ucciso, è piuttosto arrogante – finché avessero vissuto pacificamente, uno dei suoi parenti ha detto a NBC News per telefono dall’Afghanistan.
Secondo i termini della transazione, gli ex comandanti resterebbero sotto il controllo del governo del Qatar per un anno e sono soggetti a “restrizioni ai loro movimenti e attività,” un alto funzionario americano ha detto a NBC News – tra cui il divieto di viaggio per un anno. Una fonte diplomatica ha però poi detto a NBC News che i loro movimenti all’interno dell’emirato arabo non sono limitati. Si prepareranno per Qatar2022.
Noorullah Noori ha invece subuto minacciato di tornare in Afghanistan per combattere.
La notizia arriva nella feroce polemia a Capitol Hill contro l’amministrazione Obama che non avrebbe dovuto scambiare il traditore Bergdahl per i cinque comandanti detenuti a Guantanamo. Ex membri del plotone di Bergdahl lo hanno descritto come un disertore che si allontanò dal suo avamposto per convertirsi.
Tra i talebani, il rilascio dei comandanti è stato trattato come una vittoria.
Obama libera terroristi e fornisce armi ai ‘ribelli’ siriani. Succede, quanto metti un mezzosangue vissuto in Indonesia a capo del tuo Paese.