Roma, scuole in stato abbandono: “Marino ha speso tutto per clandestini e Rom”

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Roma – “Ogni promessa è debito, si dice. A volte però i debiti, o presunti tali, infrangono le promesse. Tante erano state le promesse elettorali a Roma in tema di Servizi educativi e scuole dell’infanzia ma a tutt’oggi non si ha notizia di alcun seguito a queste promesse”, così in una nota il Comitato DifendiAMO ROMA.

Le scuole dell’infanzia di Roma vivono un momento assai complesso. Le risorse umane per l’assistenza e il sostegno ai bambini diversamente abili è assolutamente insufficiente, visto che non di rado si utilizzano le stesse insegnanti di sostegno per le sostituzioni delle assenze. I Nidi sono spesso in fuori rapporto rispetto alle risorse umane assegnate (anche se non ci sono assenze di educatrici!. L’edilizia scolastica è ferma: esistono poli pronti da anni sulla carta, nei progetti, nelle promesse, ma agli atti sono semplici cantieri abbandonati. Elemento ancor più preoccupante è lo stato dell’edilizia scolastica esistente: ormai non fanno più notizia i la fatiscenza e i cedimenti strutturali degli edifici, il degrado delle aree verdi adiacenti, la presenza di topi, la presenza di barriere architettoniche”.

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Raccogliamo continuamente il disagio di genitori ed educatrici che si trovano a combattere quotidianamente con le realtà appena descritte e che, loro malgrado, si sentono rispondere dalle istituzioni la solita scusa della mancanza di soldi! Ci uniamo allora alle mamme e alle educatrici nel voler sapere che fine fanno i soldi destinati al sociale, all’’edilizia scolastica e alla manutenzione della stessa! Siamo stufi della tiritera del “non ci sono soldi”: ci spieghino le istituzioni e il Sindaco Marino perché invece quando c’è da ospitare nuovi immigrati o finanziare ben note cooperative e associazioni che collaborano con nomadi e abusivi i soldi si trovano sempre!”.

Sosteniamo e continueremo a sostenere con più forza le battaglie e le istanze dei comitati dei genitori e dei gestori dei Nidi perché le promesse fatte in campagna elettorale diventino azioni concrete e perché le istituzioni di questa città comincino a pensare seriamente al futuro della stessa, cessando una volta per tutte con le solite scuse, a cui non crediamo più e di cui abbiamo le tasche piene”, conclude la nota.

 




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