Da oggi, sappiamo a cosa serve l’operazione Mare Nostrum, a fornire membri al mondo della pornografia. Un mondo triste, di gente dal quoziente intellettivo inversamente proporzionale al numero di partners sessuali.
Apprendiamo così che una certa Valentina Nappi – consumatrice cinematografica di membri – ha pubblicato su facebook una fotografia che la ritrae sul set di un suo ‘sforzo’ cinematografico in compagnia di un gruppo di africani, in quella che vorrebbe essere una campagna antirazzista: “Matteo Salvini, te la dedico: il primo blowbang in black. SONO TUTTI CLANDESTINI”.
Il messaggio è chiaro: portate le vostre donne ai clandestini appena sbarcati.
E in effetti, tra Al Fano e questa Nappi, non c’è differenza, entrambi sono a novanta gradi.
Forse, Renzi potrebbe reclutare la ‘signorina’ come ragazza immagine dell’operazione Mare Nostrum.
Ecco, l’antirazzismo è passato da Nelson Mandela a Valentina Nappi. Abbiamo già vinto.
E il mondo della pornografia si confà perfettamente ai fanatici dell’accoglienza: sono dei depravati che vogliono la loro terra stuprata. L’immigrazione è un pessimo film porno.
2 pensieri su “Orgia Nostrum: dai barconi ai set porno”
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