L’OCCIDENTE STA SUBENDO UN ATTACCO CONCENTRICO E CONCERTATO AI SUOI CONFINI: LAMPEDUSA, MELILLA E USA

Decine di migliaia di clandestini minorenni non accompagnati da genitori o parenti stanno prendendo d’assalto il confine meridionale degli Stati Uniti, in quella che è una crisi senza precedenti.

Il flusso, è attirato dalle politiche permissive di Obama, sta mettendo in crisi i conti pubblici americani.

Si stima che circa 60.000 di questi clandestini si riverseranno negli Stati Uniti quest’anno, rispetto ai circa 6.000 nel 2011. E l’amministrazione Obama, invece di difendere la frontiera, sta cercando di capire come pagare per il loro mantenimento: cibo, alloggio e trasporto una volta presi in custodia.

Lampedusa, Melilla e la frontiera americana. Tutte e tre prese d’assalto da un’ondata migratoria – un’invasione – senza precedenti. Quasi un attacco su larga scala preordinato, da parte di chi vuole sovvertire la composizione etnica dell’Occidente.

Il flusso è destinato a crescere. Il numero dei non accompagnati, gli immigrati privi di documenti che sono sotto i 18 anni, sembra destinato nel 2015 a raddoppiare fino a quasi 130.000.

Il costo per i contribuenti americani sarà di 2 miliardi di dollari, rispetto ai 868 milioni dollari quest’anno, secondo le stime di Obama. Che è attore e simbolo del sovvertimento etnico degli Usa.

In una situazione che mima quella italiana, un ‘rifugio’ di emergenza è stato predisposto alla Lackland Air Force Base di San Antonio, Texas. può ospitare 1.000.

La strategia dei clandestini è questa: mandare avanti i loro figli minorenni, per poi ricattare la politica Usa e pretendere di essere ricongiunti. Usano il buonismo occidentale per invaderci.

“Questa è una crisi umanitaria e richiede una risposta umanitaria,” la democratica Barbara Mikulski, che come il PD italiano è in cerca di nuovi elettori.

No, è un’invasione concertata dell’occidente. Che mira al sovvertimento etnico. Gruppi di interessi finanziati dalle multinazionali vogliono braccia low-cost.