Sostituzione etnica in Italia: i dati

Vox
Condividi!

 

Nel 2012 gli italiani emigrati sono stati 68mila, +36% rispetto al 2011. Inoltre nel 2012 hanno lasciato il Paese oltre 26mila giovani tra i 15 e i 34 anni, 10mila in più rispetto al 2008, di cui la metà sono neolaureati che trovano facilmente lavoro all’estero grazie alle loro competenze ricercatissime. Per loro, rimanere in Italia, sarebbe significato disoccupazione o, nelle migliori delle ipotesi, un lavoro precario per di più sottopagato. (fonte)

Sono 2.320.645 gli italiani complessivamente espatriati dal Paese a partire dal primo luglio 1990, mentre attualmente sono 5.782.000 gli immigrati. 
A questo punto pare evidente che la solita retorica di “sinistra” secondo la quale avremmo bisogno di immigrati non sta in piedi, se molti dei nostri giovani sono costretti a scappare per trovare un’occupazione.
Quello a cui assistiamo ogni giorno è una lenta ma inesorabile sostituzione etnica. I nostri giovani più intraprendenti e capaci vengono rimpiazzati da orde di manodopera a basso costo e criminali incalliti.
Il Piano Kalergi prosegue nell’ombra e senza ostacoli. Ora sono pochi quelli che se ne accorgono e lo denunciano. Quando la maggioranza della popolazione finalmente capirà la gravità della situazione, sarà troppo tardi e l’Italia dei nostri nonni, dei nostri genitori e che abbiamo conosciuto da ragazzi, sarà solo un malinconico ricordo.

Vox

 

Share

Fonte: Identità.com