Italia: se ne vanno laureati italiani, arrivano africani

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Nel 2012 il gap tra  italiani di rientro dall’estero e quelli in uscita dall’Italia è stato di circa 37mila unità: potremmo chiamarli emigranti, visto che, fino all’anno precedente, la differenza era quasi pari a zero.

“Il numero di emigrati italiani – scrive l’Istat nel rapporto – è pari a 68.000 unità, il più alto degli ultimi dieci anni, ed è cresciuto del 35,8% rispetto al 2011. “.

L’aspetto demenziale di tutta la faccenda, è che nel frattempo, la differenza tra stranieri entrati e quelli usciti dall’Italia è positiva di 283mila unità: un Paese dal quale i suoi cittadini se ne vanno, intanto ‘accoglie’ centinaia di migliaia di immigrati che vengono a fare concorrenza ai disoccupati italiani. E’ demenziale. E criminale.

Tutto questo non interessa i sindacati.

Ed è evidente che, più immigrati entrano, più italiani saranno costretti ad espatriare perché non in grado di trovare un lavoro decente per un salario decente.

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Ps. Gli immigrati in uscita potrebbero essere molti di più di quelli registrati da Istat, perché lo straniero non ha alcuna motivazione di cancellarsi dall’anagrafe, anzi…in questo modo può continuare a parcepire sostanziosi sostegni economici.  Lo si vede ogni dieci anni, quando il censimento cancella centinaia di immigrati che in realtà non ci sono più.

Ma non cambia il fulcro del discorso: un paese dal quale partono disoccupati, che ha il 14% di senza lavoro, non può e non deve far entrare immigrati. E’ moralmente disgustoso.

INTANTO OGGI

Renzi ha spedito la sua ragazza immagine, la Boschi, in Congo, per  portarci un altro po’ di Africa in Italia. Ne sentivamo il bisogno.

Si tratta dei cosiddetti bambini congolesi adottati da famiglie pugliesi.

Inutile ripetere che si tratta di egoismo allo stato puro, quello di strappare dei bambini al loro ambiente naturale. E si tratta anche di un danno alla società ospitante. che si ritrova elementi estranei che, un giorno, creeranno problemi. A se stessi, e a chi li circonda.

Perché come ebbe a dire Sharon: poi, crescono. Molto meglio le adozioni a distanza, per loro e per noi. Ma non per le foto opportunità della Boschi.