Strage in Nigeria: Boko Haram uccide almeno 118 persone

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606x340_267744Martedì 20 maggio a Jos (Nigeria) alcune esplosioni ravvicinate hanno ucciso almeno 118 persone e ne hanno ferite 45. Le bombe sono state messe nell’affollato quartiere degli affari del centro cittadino, in un attacco che sembra portare i tratti caratteristici del gruppo terrorista islamico di Boko Haram.

Finora (mercoledì 21) non c’è stata alcuna rivendicazione, ma Boko Haram è già autore di una serie di attentati esplosivi in tutto il nord e il centro della Nigeria, cercando di realizzare uno stato islamico attraverso una campagna sempre più sanguinosa. Boko Haram è recentemente assurto agli onori della cronaca nera dopo il rapimento di più di 200 studentesse il 14 aprile dal villaggio nordorientale di Chibok. Gran Bretagna, Stati Uniti e Francia hanno promesso aiuti per salvarle.

Se l’attacco di Jos fosse opera di Boko Haram, ciò dimostrerebbe la loro crescente importanza nel Paese africano più popoloso (nonché principale produttore di petrolio del continente), colpendo le zone del nord-est semiaride e a stento sotto il controllo del governo. Intorno a questa regione nell’ultimo mese sono esplose diverse bombe. Si ritiene che gli attacchi nella zona servano anche a far esplodere i conflitti etnici, molto presenti in Nigeria. Jos e il circostante Stato di Plateau hanno visto negli ultimi dieci anni migliaia di morti a causa di spedizioni punitive tra gli agricoltori Berom, in gran parte cristiani, e musulmani Fulani, soprattutto pastori. Tornando al’attentato di Jos, Mohammed Abdulsalam, coordinatore dell’Agenzia Nazionale Emergency Management della città, ha detto: “Finora abbiamo recuperato 118 corpi dalle macerie, ma il numero potrebbe salire, poiché ci sono ancora macerie che dobbiamo spostare”.

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Il commissario di polizia dello Stato di Plateau, Chris Olakpe, ha confermato un numero di vittime di almeno 46, aggiungendo che altri feriti sono stati portati in ospedale. “La prima esplosione è andato verso le 15. La seconda verso le 15.30, mentre erano giunti i soccorsi per aiutare le vittime “, ha detto al telefono. “Questa è una zona molto frequentata della nostra metropoli”.

La tattica di esplosioni distanziate, il cui scopo è quello di massimizzare le vittime civili, è stato utilizzato anche da terroristi islamici in Iraq e in altri luoghi. Jos è stata fino ad ora quasi esente dagli attacchi di Boko Haram, che però aveva rivendicato la responsabilità di una bomba esplosa in una chiesa della città nel giorno di Natale del 2011. (Luigi Vinciguerra)

In collaborazione con: nocristianofobia.org