GayPride: ecco il solito Fava

Vox
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Qualche mese fa,  il consigliere ‘leghista’ poco ortodosso, Fava – nomen omen – creò qualche grattacapo a Maroni e al suo segretario, con un’improvvida dichiarazione sulla legalizzazione della droga.

Gay pride, sì di Fava (Lega): “Sinonimo di libertà. Basta derive oscurantiste”Lo smentirono e lo misero al suo posto. Da quel giorno è diventato l’idolo del Fatto Quotidiano, che oggi lo rispolvera per creare confusione:

Personalmente credo che la Lega, in Regione Lombardia, abbia fatto bene a non opporsi al patrocinio del gay pride a Milano. Saluto l’iniziativa del vicepresidente Cecchetti con favore. Non avrei capito il contrario”.
In realtà non è andata come dice Fava, ma così:
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E infatti, come la volta scorsa, Fava è stato immediatamente contestato dai suoi elettori. Probabilmente, ex, elettori.

La figura dell’utile idiota è sempre molto ricercata dagli avversari, e molti si prestano per puro apparire. Politicanti come Fava sono un male che è bene estirpare, non tanto perché esprimono le loro opinioni, ma perché queste sono in contrasto con chi li ha eletti. Creando confusione nel proprio elettorato.
Se si hanno idee alla Vendola, se ne parla prima delle elezioni, non dopo essere stati eletti.